Greta Thunberg si scaglia contro Israele e Netanyahu: "Rapiti in acque internazionali, nessuna legge infranta"
Greta Thunberg era tra gli attivisti a bordo della nave umanitaria Madleen, della Freedom Flotilla Coalition, diretta a Gaza con aiuti umanitari
Greta Thunberg è stata arrestata dalle autorità israeliane insieme ad altri 11 attivisti filo-palestinesi a bordo di una nave umanitaria diretta a Gaza. “Siamo stati rapiti in acque internazionali”, è l’accusa della giovane svedese al governo di Netanyahu al suo arrivo all’aeroporto Roissy di Parigi, dopo essere stata espulsa da Israele.
- L'accusa di Greta Thunberg a Israele
- La preoccupazione di Greta Thunberg
- L'espulsione di Greta Thunberg da Israele
L’accusa di Greta Thunberg a Israele
“Siamo stati rapiti in acque internazionali e portati contro la nostra volontà in Israele”, ha dichiarato Greta Thunberg ai giornalisti.
La giovane ha affermato di “non aver infranto alcuna legge” con l’equipaggio della barca a vela partita dall’Italia il 1° giugno per “rompere l’assedio” di Gaza.
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Greta Thunberg
Le dichiarazioni dell’attivista svedese sono state riportate da Le Figarò.
La preoccupazione di Greta Thunberg
Alla domanda sugli altri attivisti che l’accompagnavano, otto dei quali sono ancora detenuti in Israele, tra cui l’eurodeputata franco-palestinese di sinistra Rima Hassan, Greta Thunberg ha dichiarato di essere “molto preoccupata per loro”.
“Chiedo il loro rilascio immediato“, ha aggiunto, chiedendo inoltre “la consegna di aiuti umanitari a Gaza, ma anche un cessate il fuoco e, soprattutto, la fine dell’occupazione, dell’oppressione e della violenza sistemica che i palestinesi subiscono quotidianamente”.
“Quello che è certo è che non ci fermeremo“, ha assicurato l’attivista ventiduenne, invocando sforzi “con tutti i mezzi possibili per continuare a esigere la fine delle atrocità commesse da Israele” nella Striscia di Gaza.
L’espulsione di Greta Thunberg da Israele
Le forze israeliane hanno espulso da Israele quattro attivisti, tra cui Greta Thunberg, che erano a bordo della nave umanitaria Madleen, appartenente alla Freedom Flotilla Coalition e diretta a Gaza con aiuti umanitari.
Gli altri 8 non hanno accettato il provvedimento e dovrebbero essere stati condotti nella prigione di Givon, nel centro di Israele, dove potranno presentare ricorso.
Lunedì mattina la marina israeliana è salita a bordo dell’imbarcazione, quando la nave si trovava a circa 185 chilometri a ovest della costa di Gaza.
“La nave è stata abbordata illegalmente, il suo equipaggio civile disarmato è stato rapito e il suo carico umanitario, tra cui latte in polvere, cibo e forniture mediche, è stato confiscato”, aveva comunicato l’equipaggio.
L’imbarcazione era stata noleggiata dalla Freedom Flotilla Coalition, un movimento internazionale non violento a sostegno dei palestinesi lanciato nel 2010, che unisce aiuti umanitari e protesta politica contro il blocco del territorio palestinese.
