Neonata gettata dal balcone a Misterbianco, il tentativo del fratellino di 7 anni di evitare la tragedia
Il bambino era nella stanza dell'appartamento di Misterbianco al momento del gesto. Ha cercato di intervenire ma non ha potuto impedire la tragedia
Emergono nuovi dettagli dalla tragedia avvenuta mercoledì 30 aprile a Misterbianco, comune dell’hinterland di Catania, dove una donna di 40 anni ha ucciso la figlia di sette mesi lanciandola dal balcone della propria abitazione, al terzo piano di un edificio nel centro storico. Al momento del gesto, nella stanza con la donna e la neonata, si trovava anche il figlio maggiore, un bambino di 7 anni, che avrebbe tentato di fermare la madre prima che fosse troppo tardi.
- La tragedia di Misterbianco e il tentativo disperato del bambino
- Le indagini della Procura di Catania
- Il bambino sotto osservazione
La tragedia di Misterbianco e il tentativo disperato del bambino
Come riporta Ansa, il piccolo è stato l’unico a rendersi conto in tempo di quanto stava accadendo. La madre avrebbe agito all’improvviso, approfittando di un attimo di distrazione dei familiari. Il bambino, che si trovava accanto a lei, avrebbe cercato di bloccarla o di farla desistere, senza però riuscire a impedire il gesto.
La donna era seguita da tempo per disturbi psichici aggravati da una depressione post partum, ed era stata in passato sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio. Viveva sotto amministrazione di sostegno, affidata al padre e al marito.
ANSA
La strada di Misterbianco dove si è consumata la tragedia
Secondo quanto riferito, in casa non veniva mai lasciata sola con la figlia, proprio per il timore che potesse compiere gesti estremi.
Quel giorno in casa erano presenti anche il marito, la suocera e la cognata. La tragedia sarebbe avvenuta in pochi minuti, in un momento in cui gli altri familiari si trovavano in stanze diverse. Nessuno si sarebbe accorto di nulla, tranne il bambino, che era vicino alla madre.
Le indagini della Procura di Catania
La Procura di Catania ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio volontario aggravato, coordinata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Augusto Rio.
La donna è stata arrestata in flagranza dai carabinieri della Tenenza di Misterbianco e ha confessato davanti al giudice di aver gettato la figlia dal balcone.
L’arresto è stato convalidato. Il giudice per le indagini preliminari si è riservato sulla misura cautelare. Non è ancora chiaro se sarà disposta una misura detentiva o se verrà trasferita in una struttura sanitaria idonea, vista la complessità del quadro clinico.
Il bambino sotto osservazione
Il fratellino della neonata, testimone diretto della scena, è stato affidato ai servizi sociali e seguito da psicologi infantili.
Le autorità valuteranno nei prossimi giorni l’eventualità di ascoltarlo in sede protetta per acquisire elementi utili alle indagini, in condizioni tutelate e compatibili con la sua età.
