Spagna contro Israele all'Eurovision 2025, scoppia il caso diplomatico dopo le frasi del premier Pedro Sanchez

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha espressamente chiesto che Israele venga esclusa dal prossimo Eurovision Song Contest

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Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha attaccato direttamente Israele dopo l’Eurovision Song Contest, accusando il Paese di aver organizzato una campagna pubblicitaria per ottenere i voti del pubblico, che hanno fatto arrivare seconda la rappresentante israeliana.

Pedro Sanchez contro Israele

Sabato 17 maggio, durante la trasmissione della finale dell’Eurovision Song Contest, i commentatori della televisione pubblica spagnola hanno introdotto la performance della cantante di Israele con un messaggio di sensibilizzazione sulla nuova invasione della Striscia di Gaza che l’Idf sta portando avanti.

Per questo la rete è stata ripresa dall’Ebu, l’organizzazione delle tv pubbliche europee che organizza l’evento. Il premier spagnolo Pedro Sanchez è però tornato sul tema, difendendo la tv pubblica e attaccando Israele.

Spagna Israele Eurovision 2025Fonte foto: ANSA
La performance della cantante israeliana all’Esc 2025

“Quando ha invaso l’Ucraina, la Russia è stata esclusa dagli eventi internazionali, come l’Eurovision Song Contest. Pertanto, nemmeno Israele dovrebbe essere incluso, perché non possiamo permettere doppi standard, nemmeno nella cultura” ha dichiarato Sanchez.

La risposta di Israele

Il ministro israeliano per la diaspora e la lotta all’antisemitismo, Amichai Chikli ha risposto alle critiche spagnole sottolineando il risultato della cantante israeliana, che ha ricevuto il maggior numero di punti al televoto in molti Paesi, tra cui la Spagna.

“Sembra che gli spagnoli abbiano parlato e noi abbiamo sentito lo schiaffo in faccia qui a Gerusalemme” ha dichiarato Chikli. In realtà il sistema di punteggio dell’Esc non rappresenta accuratamente l’opinione degli spettatori.

Israele ha ricevuto 12 punti dal televoto spagnolo, il massimo possibile. Ma questo punteggio viene assegnato a chi prende più voti, non a chi riceve una maggioranza assoluta dei voti. Di conseguenza, la percentuale di voti ricevuta dalla rappresentante di Israele potrebbe anche essere molto bassa e il voto popolare molto disperso tra le altre canzoni.

La campagna per ottenere i voti del pubblico

Sanchez ha anche accusato Israele e alcuni “movimenti di estrema destra” di aver avviato una campagna social per aumentare il numero di voti ricevuti dalla cantante israeliana all’Eurovision Song Contest.

Se sul coinvolgimento di formazioni politiche non ci sono dati certi, è invece sicuro che Israele abbia pesantemente investito negli ultimi anni in pubblicità sui social per sponsorizzare le proprie canzoni all’Esc.

Il regolamento dell’Ebu non proibisce questo tipo di pubblicità, a patto che questa rispetti la regola della neutralità politica, che è tra i principi fondamentali della competizione secondo gli organizzatori.

spagna-israele-eurovision-2025 Fonte foto: ANSA