Via scorta agli ex premier e Renzi attacca Meloni e Mantovano per la "vendetta", replica del sottosegretario

Per Matteo Renzi la decisione di togliere da gennaio del 2026 la scorta a lui e altri 4 ex presidenti del Consiglio è una vendetta del sottosegretario

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Matteo Renzi non ha gradito la decisione di togliere la scorta speciale, composta anche da agenti dei servizi segreti, a lui e ad altri 4 ex presidenti del Consiglio. Il leader Iv ha accusato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni di voler compiere una vendetta personale contro di lui. Ma è subito arrivata la replica.

Cosa è successo tra Renzi, Meloni e Mantovano

Renzi si è scagliato contro Alfredo Mantovano e Giorgia Meloni in una lettera riservata citata nel  pomeriggio dal sito del Foglio.

La missiva è poi stata rilanciata dallo stesso leader di Italia Viva sui suoi social.

Matteo Renzi

Matteo Renzi

Mantovano ha spiegato che il taglio degli agenti dei servizi è dovuto a esigenze di risparmio, ma Renzi ha replicato che se quello fosse davvero il problema allora il sottosegretario dovrebbe rinunciare anche alla scorta del Ministero dell’Interno.

Non è la prima volta che Renzi e componenti del governo Meloni si scontrano. Recentemente il leader Iv ha attaccato la premier anche durante il question time al Senato.

L’accusa di Matteo Renzi

“Nel caso in cui dal 1° gennaio 2026 dovesse accadere qualcosa alla mia persona il Viminale non avrà nessuna responsabilità amministrativa da incidenti che potessero occorrermi, ferma restando la piena responsabilità politica di Giorgia Meloni e di Alfredo Mantovano sulla scelta di “vendicarsi” su di me per aver espresso opinioni politiche critiche verso il governo pro tempore”, è stata l’accusa di Matteo Renzi.

Il leader di Italia Viva ha anche sottolineato che non ci sono mai stati precedenti a una vendetta di questo tipo, citando anche le rivalità politiche tra Berlusconi e Prodi.

La replica del sottosegretario Mantovano

“Le misure differenziate resteranno invariate unicamente per il presidente del Consiglio dei ministri pro tempore, in conformità alla normativa vigente”, si legge nella lettera che il sottosegretario Alfredo Mantovano ha spedito a Renzi e agli altri ex premier.

Attualmente si sa che il taglio della scorta dal 1° gennaio del 2026 riguarda gli ex presidenti del Consiglio Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Mario Monti, Romano Prodi e Massimo D’Alema. Dalla misura sono esclusi Mario Draghi e Antonio Conte che già avevano una scorta composta da agenti non dei servizi.

Mantovano, Renzi e Meloni ANSA