Villa Pamphili, Francis Kaufmann in carcere rivuole il suo cuscino: "Sono innocente", cosa filtra da Rebibbia

Francis Kaufmann si dichiara innocente e chiedere di usare il suo cuscino nel carcere di Rebibbia: le ultime novità sull'indagato per Villa Pamphili

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Francis Kaufmann si dichiara innocente e chiede che in carcere gli venga consegnato il suo cuscino. L’uomo, indagato per il duplice omicidio di Villa Pamphili e recentemente estradato in Italia, ha incontrato una delegazione dell’associazione Nessuno Tocchi Caino e a loro ha affidato le sue prime dichiarazioni dopo il trasferimento nel carcere di Rebibbia.

Francis Kaufmann chiede il suo cuscino

Recentemente una delegazione dell’associazione Nessuno Tocchi Caino ha visitato il carcere di Rebibbia e ha incontrato Francis Kaufmann. L’incontro con lo statunitense accusato di aver ucciso Anastasia Trofimova, 28 anni, e la piccola Andromeda di appena 11 mesi sarebbe stato “assolutamente casuale” in quanto la visita presso il penitenziario sarebbe stata “programmata da tempo”.

Lo riferisce all’Adnkronos Elisabetta Zamparutti, tesoriera dell’associazione, che alla nota agenzia di stampa riporta quanto riferitole da Kaufmann.

Villa Pamphili Francis Kaufmann cuscinoIPA
Dal carcere di Rebibbia Francis Kaufmann, indagato per il duplice omicidio di Villa Pamphili, si professa innocente e chiede di dormire con il suo cuscino

Zamparutti racconta che un agente della polizia penitenziaria, durante la visita presso il reparto G6 occupato dai detenuti più a rischio, gli avrebbe indicato la presenza di Kaufmann.

Alla delegata dell’associazione l’uomo le avrebbe detto: “Sono innocente, il tribunale lo riconoscerà” e avrebbe riferito che “non dorme per le urla degli altri detenuti e per la scomodità del cuscino” in quanto il suo accessorio personale gli sarebbe stato “trattenuto dandogli un cuscino normale”. Zamparutti, quindi, gli ha fatto presente di non essere lì per chiedergli della sua vicenda personale bensì per constatare le condizioni dei detenuti del penitenziario. Accettata questa verità Kaufmann si sarebbe scusato.

Il dialogo con l’indagato

Zamparutti ha riferito all’Adnkronos di essere rimasta colpita da Kaufmann per due aspetti: “La sua affabilità e la sua positività” e di averlo trovato “curato e pulito nell’aspetto”.

In cercare l’americano le ha detto che “viene trattato bene, che tutti sono corretti con lui” e che “il medico passa anche tre volte al giorno” per motivi che non possono essere divulgati. Anche i pasti sono assunti regolarmente, sottolinea Zamparutti.

Alla tesoriera Kaufmann ha dato l’impressione di essere “una persona empatica” e “interessata alla nostra associazione”, poi i due si sono salutati e la conversazione si è interrotta. L’americano ha indossato una nuova maschera?

Il duplice omicidio di Villa Pamphili

I fatti contestati a Francis Kaufmann sono ormai noti. 46 anni, americano e dal nome camaleontico a seconda dei contesti – inizialmente la stampa usava il nome di Rexal Ford, l’identità da sedicente regista – secondo gli inquirenti avrebbe ucciso Anastasia Trofimova e la piccola Andromeda a Roma, per poi abbandonare i loro corpi.

I cadaveri della bimba e della giovane donna sono stati rinvenuti il 7 giugno a Villa Pamphili, uno dei più grandi polmoni verdi di Roma. Dopo essere rimasto solo Kaufmann è partito per l’isola di Skiathos, in Grecia, dove infine è stato catturato.

L’identità della donna e della bimba è rimasta ignota fino a un intervento della madre di Anastasia a Chi l’ha Visto?. Secondo le testimonianze di alcuni residenti e passanti, da settimane Kaufmann, Trofimova e la bambina circolavano per Roma e in più occasioni i testimoni avevano notato l’atteggiamento molesto dell’uomo, per questo in due occasioni erano intervenuti gli agenti della polizia di Stato.

Nonostante le segnalazioni, Kaufmann è riuscito a lasciare l’Italia lasciandosi alle spalle, secondo gli investigatori, il duplice omicidio di cui è accusato e per il quale è stato estradato in Italia.

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