Villa Pamphili, Francis Kaufmann si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio del gip

Francis Kaufmann non ha risposto alle domande dei magistrati su Villa Pamphili, incontrati per la prima volta nell'interrogatorio davanti al gip

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Scena muta di Francis Kaufmann di fronte al gip. Il 46enne statunitense, accusato di aver ucciso la compagna Anastasia Trofimova e la figlia Andromeda, e di aver occultato i cadaveri a Villa Pamphili, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia.

L’interrogatorio davanti al gip

Nel carcere di Rebibbia, Kaufmann è comparso davanti ai magistrati italiani per la prima volta dopo l’estradizione l’aveva riportato a Roma dalla Grecia, dove era scappato e dove era stato arrestato sull’isola di Skiathos.

Nei precedenti interrogatori dal carcere di Larissa, il 46enne non aveva voluto rispondere alle domande dei pm, ma si era dichiarato innocente, chiedendo di parlare con il consolato americano e l’estradizione nel suo Paese di origine. Adesso il californiano ha scelto la via del silenzio davanti al gip.

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Una delle ultime immagini di Kaufmann a Roma con in braccio la figlia

Il ritorno di Kaufmann

Dopo essere sbarcato all’aeroporto di Ciampino, l’11 luglio, Kaufmann è stato sottoposto ad una visita medica al policlinico di Tor Vergata dove è stato giudicato idoneo per il regime carcerario, prima di essere trasferito a Rebibbia.

Un passaggio reso necessario per il malore che aveva dichiarato una volta atterrato. Il 46enne avrebbe dovuto essere subito recluso nel reparto psichiatrico del penitenziario, in seguito a episodi psicotici e di violenza in Grecia, dove aveva distrutto la cella in cui si trovava e aggredito verbalmente il personale.

Durante il volo per Roma, scortato da personale di polizia, della Squadra mobile della capitale e dello Scip, Servizio internazionale per la cooperazione di polizia, Kaufmann ha dato seguito al suo stato di forte alterazione, accusando gli agenti, italiani e greci, di averlo picchiato e minacciando denunce.

La facoltà di non rispondere

All’interrogatorio di garanzia, oltre al gip, erano presenti il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, titolare dell’inchiesta sul duplice omicidio di Villa Pamphili insieme al pm Antonio Verdi, e il legale di Kaufmann, l’avvocato Carlo Ludovico Favino.

Nell’atto per la convalida della misura cautelare, condotto secondo le regole dell’interrogatorio che prevedono che l’indagato intervenga libero, il 46enne ha esercitato il diritto di non rispondere a nessuna domanda.

Come previsto dal codice di procedura penale, l’assenza di risposte deve essere verbalizzata, eventualmente anche riportando i connotati fisici e di eventuali segni particolari della persona.

Durante l’adempimento, come di norma, è previsto che l’autorità giudiziaria esprime in modo chiaro all’indagato le contestazioni e lo informa sugli elementi di prova esistenti a suo carico, comunicandogli le fonti, se ciò non pregiudica le indagini.

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