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CURIOSITÀ 23 GIUGNO 2024

Un asteroide contro la Terra salverà l’umanità: lo studio Nasa

I misteri del cielo e della galassia che ci circonda sono infiniti. Chiunque di noi si è ritrovato a ammirare il cielo e a porsi interrogativi sulla vastità dello spazio infinito. L’universo visto dalla Terra è qualcosa di imperscrutabile, almeno in buona parte. E le incertezze che lo riguardano attraggono e al contempo spaventano.

Una delle paure più grandi per l’umanità è quella che un asteroide verso la Terra sia in grado di porre fine alla vita, come accadde circa 65 milioni di anni fa con i dinosauri.

Un recente studio della Nasa ha fatto però una scoperta che parrebbe incredibile. Se fosse proprio uno di quegli asteroidi che tanto temiamo a salvarci tutti?

Perché servire un asteroide per unire gli esseri umani

L’interrogativo può stranire: se un minaccioso asteroide contribuisse a unire gli esseri umani, troppo spesso in conflitto tra loro? Gli esperti sono sicuri che affrontare un pericoloso asteroide che ha messo il nostro pianeta nel mirino richiederà una buona dose di cooperazione internazionale. L’unione fa la forza, dopotutto, a maggior ragione se servisse per scongiurare la fine di tutti noi.

L’ONU ha sviluppato procedure per rispondere a tsunami e altri grandi eventi, ma per un eventuale impatto di un asteroide servirebbe una collaborazione su larga scala.

Si partirebbe da un coordinamento delle evacuazioni delle persone nella zona potenziale di impatto, ammesso che possa essere calcolata per tempo con precisione. Se è vero che a oggi tutti gli asteroidi studiati non rappresentano una reale minaccia per la Terra, bisogna comunque valutare ogni possibilità. Un po’ come è stato per l’asteroide Apophis che nel 2029 passerà a una distanza di circa 37.000 km dal nostro pianeta, un decimo di quella che ci separa dalla Luna. Insomma, vicino. Molto vicino.

Come funziona lo studio della Nasa

Leviticus Lewis è l’incaricato della Federal Emergency Management Agency (FEMA) degli Stati Uniti presso l’Ufficio di Coordinamento della Difesa Planetaria della NASA (PDCO) che sta discutendo i risultati del quinto Esercizio Interagenzia di Difesa Planetaria, una simulazione di minaccia da asteroide che si è tenuta il 2 e 3 aprile 2024 presso il Laboratorio di Fisica Applicata della Johns Hopkins (APL) nel Maryland.

I precedenti esperimenti sono stati svolti dalla NASA negli anni 2013, 2014, 2016 e 2022 e mirano a valutare la capacità di rispondere efficacemente alla minaccia di una cometa potenzialmente pericolosa. I partecipanti sono quasi 100 persone di varie agenzie federali usa e di altre istituzioni internazionali. È stato preso in considerazione un asteroide che ha il 72% di possibilità di impattare la Terra il 12 luglio 2038. Il punto di caduta corrisponderebbe a un territorio che include grandi città come Dallas, Memphis, Madrid e Algeri.

I ricercatori non hanno fornito altri dati su composizione del corpo celeste né sulle precise dimensioni. Altre informazioni sulla nuova roccia spaziale non saranno disponibili per un po’, essendo scomparsa dietro il Sole, senza rendere possibile nuove osservazioni telescopiche da qui a sette mesi. “Le incertezze in queste condizioni hanno permesso ai partecipanti di considerare un insieme di circostanze particolarmente impegnative”, ha detto Lindley Johnson, ufficiale di difesa planetaria emerito presso il quartier generale della NASA a Washington. Un grande impatto di asteroide è potenzialmente l’unico disastro naturale che l’umanità ha la tecnologia per poter prevedere.

I partecipanti all’esercizio hanno discusso i prossimi passi. Hanno esaminato tre possibilità per il futuro, una delle quali era non fare nulla fino a quando saranno disponibili nuovi dettagli sull’asteroide. Le altre due erano iniziare a studiare e anche sviluppare una missione di ricerca sulla roccia spaziale minacciosa con un sorvolo. Al momento il vero obiettivo del processo resta la capacità di pianificazione e cooperazione, come le varie potenze mondiali possono comunicare e lavorare l’uno con l’altro per scongiurare potenziali future minacce dallo spazio.

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