In tempi in cui si parla spesso di indifferenza e individualismo, un gesto di onestà può ancora fare notizia. È quanto accaduto a Roma, in zona Tuscolana, dove un cittadino ha trovato 100 euro abbandonate in un bancomat e ha deciso di restituirle al legittimo proprietario.
Un bel gesto di correttezza e integrità morale che, però, ha scatenato una discussione accesa sui social: tra chi lo elogia per l’integrità c’è anche chi lo accusa di aver voluto solo visibilità.
Trova 100 euro al bancomat e li consegna in filiale
L’episodio si è verificato a Roma nei pressi di via dell’Aeroporto, all’altezza della filiale Unicredit in via Tuscolana. Due banconote da cinquanta euro erano rimaste nello sportello bancomat, probabilmente dimenticate da un cliente distratto al termine di un prelievo. A notarle è stato un passante che, senza esitare, le ha consegnate alla filiale, chiedendo anche una ricevuta dell’avvenuta consegna.
L’uomo, che ha preferito mantenere l’anonimato, ha poi pubblicato un messaggio in un gruppo Facebook locale per avvisare chiunque potesse aver smarrito i soldi. Nel post specificava il giorno e l’ora del ritrovamento (22 maggio, ore 11.25), e invitava chi avesse un familiare anziano a controllare l’estratto conto, nel caso il denaro fosse stato dimenticato da una persona fragile o poco avvezza alla tecnologia. Trattandosi di una somma di denaro contenuta all’interno di un ATM, è plausibile che la banca possa risalire al cliente grazie ai registri dei prelievi e alle telecamere.
Scatta la follia social
Il gesto ha ottenuto numerosi apprezzamenti, ma non sono mancate le critiche: alcuni utenti lo hanno accusato di “cercare applausi” sui social, sostenendo che avrebbe potuto limitarsi a restituire i soldi senza pubblicizzarlo.
Parliamoci chiaro: il comportamento corretto di per sé non dovrebbe nemmeno fare notizia. Chiunque dotato di un minimo di senso civico avrebbe fatto la stessa cosa. Eppure, senza nasconderci dietro facili moralismi, in molti non si sarebbero comportati allo stesso modo. Se smarriamo un portafogli, magari lo ritroviamo. Non così spesso con tutti i suoi contanti all’interno.
Quindi, alla luce di ciò, possiamo stupirci se il web polemizza sulla scelta onesta del cittadino in questione? In un’epoca dominata dai social e da truffe di ogni genere che riguardano anche i bancomat, l’onestà diventa oggetto di dibattito.
Cosa dice la legge sul denaro trovato
Dal punto di vista legale (e non solo morale) il gesto dell’uomo è ineccepibile. Secondo il Codice Civile e l’art. 927 e seguenti, chi trova un oggetto smarrito (incluso il denaro) ha l’obbligo di consegnarlo entro 24 ore all’ufficio di Polizia o a chi lo ha perso, se ne conosce l’identità. Nel caso in cui l’oggetto venga consegnato a un ente (come, in questo caso, una banca), è quest’ultimo a dover avviare la procedura per tentare di rintracciare il proprietario.
La legge prevede che se entro un anno dal ritrovamento il legittimo proprietario non si presenta a reclamare il bene, chi ha effettuato il ritrovamento può chiederne la restituzione. Inoltre, nel caso in cui il proprietario venga individuato, il ritrovatore ha diritto a una ricompensa pari al 10% del valore del bene ritrovato. Insomma, nessuna ricompensa da non credere come avvenuto qualche tempo fa negli Stati Uniti, dove il ritrovamento con un sacchetto con all’interno 15.000 dollari ha fruttato parecchio all’onesto cittadino. A ogni modo, il gesto resta meritevole e degno di nota.