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CURIOSITÀ 23 MAGGIO 2024

Chi è San Carlo Acutis, il patrono di internet e dei millennial

Carlo Acutis, il 15enne deceduto per leucemia fulminante nel 2006 e considerato il patrono di Internet, è un santo. Lo ha confermato Papa Francesco dopo l’udienza con il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. Il giovane, noto per la sua profonda fede e la passione per l’informatica, è stato protagonista di eventi miracolosi che hanno giocato un ruolo cruciale nella sua canonizzazione.

Chi era Carlo Acutis: la biografia

Carlo Acutis nacque a Londra il 3 maggio 1991. Subito la famiglia si trasferì a Milano, dove Carlo frequentò la scuola elementare e media presso le suore Marcelline e il liceo classico presso l’Istituto Leone XIII, gestito dai gesuiti. Parallelamente al percorso scolastico, Carlo partecipava regolarmente alle attività della parrocchia presso la chiesa di Santa Maria Segreta.

Fin da piccolo il giovane mostrò una fortissima fede cattolica che permeava ogni aspetto della sua vita. Ricevette la Prima Comunione all’età di sette anni, in anticipo rispetto alla prassi, grazie a un sacerdote che lo ritenne pronto. La sua devozione era particolarmente rivolta all’Eucaristia, che chiamava “la mia autostrada per il Cielo”, e alla Madonna. Partecipava quotidianamente alla Messa e recitava il rosario.

Una delle sue grandi passioni era l’informatica, che utilizzava per divulgare e testimoniare la fede attraverso la realizzazione di siti web. Ideò e organizzò anche una mostra sui miracoli eucaristici nel mondo, che ha fatto tappa in quasi 10mila parrocchie negli Stati Uniti e in centinaia di altre parrocchie e santuari mariani in tutto il mondo, come Fatima, Lourdes e Guadalupe.

La morte e la canonizzazione

Nel 2006, all’età di 15 anni, Carlo Acutis fu improvvisamente colpito da una leucemia fulminante, che lo portò alla morte in soli tre giorni, il 12 ottobre, presso l’ospedale San Gerardo di Monza.

Prima di morire dichiarò di voler offrire le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa e promise alla madre Antonia che le avrebbe dato molti segni della sua presenza. La madre ha poi dichiarato di aver visto il giovane in sogno e lui le prometteva che avrebbe avuto altri figli. Nel 2010 nacquero i gemelli Michele e Francesca Acutis, che hanno seguito l’esempio del fratello sviluppando una grande fede religiosa.

Carlo fu sepolto, come aveva espressamente richiesto, nel cimitero di Assisi, dove rimase fino alla traslazione nel Santuario della Spogliazione di San Francesco, nella stessa città, il 6 aprile 2019. Viene considerato un esempio di santità moderna, tanto che è stato beatificato nel 2020 ed è oggi considerato il patrono di Internet, con il personal computer come uno dei suoi attributi.

Il miracolo della guarigione di Matheus

Nel 2012, Matheus, un bambino brasiliano affetto da una rara anomalia congenita del pancreas, necessitava di un intervento chirurgico complesso. Dopo che i suoi genitori pregarono per l’intercessione di Carlo Acutis, il bambino guarì inspiegabilmente senza bisogno di operazione. Questo evento miracoloso fu riconosciuto dalla Chiesa e contribuì alla beatificazione di Carlo, avvenuta il 10 ottobre 2020.

Il miracolo per la canonizzazione

Il miracolo riconosciuto ai fini della canonizzazione di San Carlo Acutis da parte di Papa Francesco riguarda invece una ragazza del Costa Rica che studiava in Italia. Operata dopo un incidente per un grave trauma cranico, si sarebbe ripresa da condizioni disperate grazie all’intercessione del patrono di internet, considerato anche il Santo dei Millennial.

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