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CURIOSITÀ 10 GIUGNO 2024

Cascate di Sangue in mezzo al ghiacciaio: svelato il mistero

In Antartide Orientale si nasconde un fenomeno unico: le Blood Falls. Situate nel cuore del Ghiacciaio Taylor, queste cascate di un rosso intenso hanno catturato l’attenzione degli esploratori e degli scienziati fin dai primi giorni delle spedizioni polari. Scoperte per la prima volta nel 1911 da Thomas Griffith Taylor durante la storica spedizione Terra Nova, le Blood Falls sono da allora oggetto di un interesse costante e di indagini scientifiche approfondite. Inizialmente attribuito al pigmento delle alghe rosse, il colore vivido delle cascate ha alimentato decenni di misteri e teorie sulla sua origine.

Dove si trovano le Cascate di Sangue del Ghiacciaio Taylor

Le Blood Falls del Ghiacciaio Taylor hanno affascinato gli studiosi per oltre un secolo. Inizialmente attribuito alle alghe rosse, il loro colore rosso sanguigno è stato recentemente attribuito a tutt’altro. Questa scoperta ha aperto addirittura nuove prospettive sulla vita extraterrestre, suggerendo che ambienti simili potrebbero esistere su Marte. Non solo, ha inoltre svelato un mistero geologico sulla formazione delle cascate, rivelando un cuore nascosto a 400 metri sotto il ghiaccio. Ma prima di svelare il mistero che colora di rosso queste affascinati cascate, cerchiamo di capire chi le ha scoperte e dove sono situate.

Le Blood Falls sono situate nel cuore del Ghiacciaio Taylor, in Antartide Orientale, che si estende intorno al Polo Sud. La loro scoperta nel 1911 da parte del geografo e esploratore Thomas Griffith Taylor durante la spedizione Terra Nova ha segnato l’inizio di un mistero che avrebbe affascinato gli scienziati per generazioni.

Come dicevamo prima, inizialmente, il colore rosso delle Blood Falls che si riversano nel Lago Bonney fu attribuito alle alghe rosse presenti nell’acqua subglaciale. Ma grazie a diverse ricerche effettuate negli anni, è stata rivelata una verità più complessa dietro questo fenomeno apparentemente semplice. Tutto questo perché le domande le domande sulla composizione e sull’ambiente dei laghi subglaciali che alimentano le Blood Falls sono state tantissime.

Perché l’acqua che si tuffa nel Lago Bonney diventa rossa

Per tantissimo tempo gli esperti hanno ipotizzato che le alghe rosse potessero essere responsabili del colore delle Blood Falls, ma le recenti scoperte hanno ribaltato questa teoria. Kenneth Livi della Johns Hopkins University ha condotto una ricerca che ha svelato il vero meccanismo di colorazione.

Quindi stiamo parlando di neve di sangue? Chiaramente no, l’analisi dell’acqua delle Blood Falls ha rivelato la presenza di nanosfere di ferro, create da microbatteri nei laghi subglaciali che alimentano le cascate. Queste nanosfere, cento volte più piccole dei globuli rossi umani, si ossidano in contatto con l’ossigeno atmosferico, tingendo l’acqua di rosso intenso.

La ricerca sulle Blood Falls, pubblicata su Frontiers in Astronomy and Space Sciences, suggerisce che le scoperte potrebbero avere implicazioni oltre la Terra. Il lago subglaciale che le alimenta è simile, almeno in teoria, a quelli che potrebbero essere presenti su Marte sotto la sua calotta polare sud. In queste condizioni, potrebbe esistere un ecosistema microbico simile a quello dei laghi subglaciali antartici. Ovviamente sono necessarie ulteriori conferme. Kenneth Livi sottolinea che comprendere appieno la natura delle superfici planetarie richiederebbe strumenti come un microscopio elettronico a trasmissione, attualmente non disponibile su Marte. Tra un mistero e l’altro sui ghiacciai, c’è sempre da tenere a mente il problema del cambiamento climatico e la grande paura degli scienziati nei confronti del ghiaccio dell’Apocalisse.

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