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CURIOSITÀ 05 GIUGNO 2025

Roland Garros, l’aviatore che ha dato il nome al torneo di tennis

Contrariamente a quanto si possa immaginare, Roland Garros – da cui prende il nome il celebre torneo di tennis internazionale – non era un tennista, ma un aviatore. La ragione per la quale la competizione che si tiene a Parigi si chiama così ha radici storiche e precisamente legate alla prima guerra mondiale.

Nonostante non fosse uno sportivo, tuttavia, è stato un uomo di grande ispirazione. Non a caso la frase “La vittoria appartiene al più tenace” era scritta sull’ala destra del suo aereo e ora è ben visibile nel campo centrale dell’Open di Francia. È un monito per chiunque desideri inseguire i propri sogni e non voglia rinunciare alle proprie ambizioni.

Chi era Roland Garros e che c’entra con il tennis

Il motivo per il quale il nome di Roland Garros è fra i più famosi al mondo ed è conosciuto sia dagli sportivi che dagli appassionati e dalla gente comune è da ricercare nella sua vita avventurosa e dalla fama che ha ricevuto dopo la sua tragica morte in guerra. Classe 1888, Eugène Adrien Roland Georges Garros – questo il suo nome completo all’anagrafe – è stato un aviatore francese che ha cambiato il modo di volare con gli aerei di caccia e ha dato un contributo notevole alla storia del suo Paese d’origine: la Francia.

La passione per il volo l’ha coltivata sin da ragazzo e per dedicarsi a ciò che amava di più ha anche deciso di abbandonare gli studi. Il superamento dei propri limiti e la voglia di provare il brivido sono sempre stati come dei fari guida. Ecco perché nel 1911 ha provato a superare il record mondiale di altezza raggiungendo con un aeroplano i 3910 metri. Soltanto l’anno dopo, però, è riuscito nell’impresa, toccando quota 5.000 e 5.610 in due prove consecutive. Si è trattato di un anno fortunato, in cui ha pure vinto la competizione aerea Tunisi-Marsala-Roma.

Nel 1913, è diventato famoso per aver superato un’altra impresa molto pericolosa. È stato lui a portare a termine la prima traversata aerea senza scalo sorvolando il Mediterraneo. È partito da Fréjus, in Francia, ed è atterrato a Biserta, in Tunisia. L’anno successivo ha deciso di servire la patria arruolandosi nell’esercito.

Come Roland Garros ha cambiato l’aviazione militare

Anche nel contesto bellico Roland Garros è riuscito ad emergere. Il suo ingegno si è visto anche dal punto di vista progettuale e ingegneristico. In seguito a varie missioni, infatti, ha scoperto un modo per pilotare e sparare contemporaneamente, semplificando e unificando i due meccanismi. L’aviatore ha posizionato la mitragliatrice nella parte anteriore dell’aereo. E, per proteggere le pale dell’elica dai proiettili, ha messo due coni metallici in corrispondenza della bocca dell’arma da fuoco.

Nel corso della prima guerra mondiale Garros è stato fatto prigioniero ma è riuscito a scappare. A ucciderlo, il 5 ottobre 1918, è stato un attacco nemico durante una missione. È stato abbattuto ed è precipitato vicino a Vouziers, nelle Ardenne. La sua dedizione lo ha fatto diventare eroe nazionale e, quando nel 1928 la Federazione Francese di Tennis ha costruito un nuovo stadio a Parigi, per ospitare la finale di Coppa Davis contro gli Stati Uniti, la decisone di intitolarlo a lui è stata quasi naturale.

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