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BUONO A SAPERSI 06 NOVEMBRE 2023

Come funziona il nuovo blocco obbligatorio sugli smartphone

Il 21 novembre 2023 cambia il mondo di internet e degli smartphone. In quella data entra in vigore la delibera 9/23/CONS dell’AGCOM, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che prevede il parental control obbligatorio e gratuito per gli utenti di telefonia mobile.

I gestori dei servizi internet renderanno inaccessibili i siti vietati ai minori a chi non ha raggiunto la maggiore età. Il processo non sarà però automatico per tutti.

Vediamo quindi come rendere più sicura la navigazione online per bambini e ragazzi sfruttando i nuovi strumenti messi a disposizione dagli operatori telefonici.

Cos’è il parental control: le misure

Con il termine parental control si intendono tutti i i sistemi e le funzioni progettati per consentire ai genitori di monitorare e controllare l’accesso dei loro figli a contenuti digitali, come siti web, app, giochi e dispositivi elettronici.

Si può trattare di filtri per bloccare contenuti inappropriati, limitazioni di tempo per l’uso di dispositivi digitali, monitoraggio delle attività online e altre misure per garantire un ambiente cibernetico sicuro e appropriato per i minori.

Gli obblighi per i provider di servizi internet

Con la delibera AGCOM 9/23/CONS del 25 gennaio 2023, che entra in vigore il 21 novembre, il Garante dispone le linee guida per attuare una legge di tre anni fa che non ha mai trovato applicazione.

La norma obbliga i fornitori di servizi internet e di telefonia di integrare almeno un sistema di parental control basato su un filtro di rete, come un DNS, oppure un’applicazione scaricabile dal consumatore.

L’interfaccia di parental control deve essere semplice e intuitiva, con informazioni chiare per l’attivazione, la disattivazione e la configurazione. Il filtro deve garantire il blocco dei contenuti vietati ai minori, efficace e aggiornato, in maniera totalmente gratuita per l’utente.

Quali sono i contenuti bloccati per i minori

Il blocco dei contenuti per i minori è previsto per i siti che forniscono informazioni o vendita di prodotti legati a otto categorie.

  • Contenuti per adulti, con nudità totale o parziale, pronografia, sex toys, attività orientate al sesso.
  • Gioco d’azzardo e scommesse.
  • Armi.
  • Violenza, comprese lesioni autoinflitte.
  • Odio e discriminazione verso qualsiasi individuo o gruppo.
  • Pratiche che possono danneggiare la salute come anoressia, bulimia, uso di sostanze illegali, alcol, tabacco.
  • Anonymizer, che offrono servizi per rendersi anonimi su internet.
  • Sette, con risorse e prodotti per fare incantesimi o maledizioni e legati al soprannaturale.

Come si bloccano i contenuti vietati

Ma come si passa dalla teoria alla pratica? I servizi di blocco di contenuti e di parental control sono pre-attivati automaticamente su ogni nuova scheda intestata a un minore, mentre devono essere attivati manualmente in caso di sim intestata a un adulto ma utilizzata da un minore.

L’interfaccia è accessibile solo dal titolare del contratto o da chi esercita la potestà genitoriale sul minore titolare del contratto attraverso il web o attraverso un’applicazione scaricabile dall’App Store per gli smartphone con i sistemi iOS o da Google Play per i sistemi Android.

Il blocco e lo sblocco avvengono in tempo reale rispetto alle operazioni di attivazione, disattivazione e configurazione del parental control da parte dell’utente.

Per avere informazioni specifiche sui sistemi di blocco dei contenuti, è necessario contattare il proprio gestore di telefonia mobile (es. Tim, Vodafone, Wind Tre, Iliad, ecc.) e seguire le istruzioni presenti online o fornite dall’operatore.

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