Un team di studiosi ha dimostrato come coi raggi X sia possibile trasformare la plastica in diamanti. Ecco tutto quello che sappiamo sulla curiosa ricerca.
La ‘pioggia di diamanti’
Un gruppo di studiosi provenienti da atenei di differenti Paesi – California, Francia, Germania e Giappone – ha cercato di replicare il processo di formazione dei diamanti. Un esperimento che trae ispirazone dal fenomeno della “pioggia di diamanti” che si è scoperto avvenire su Urano e Nettuno.
Tutto merito dell’ossigeno
In laboratorio sono state messe a punto tecniche decisamente innovative a raggi X per la realizzazione di nanodiamanti a partire dalla plastica PET (ovvero quella usata solitamente per la produzione delle bottiglie che poi arrivano sulle nostre tavole). Dai risultati si è compreso come e quanto l’ossigeno giochi un vero ruolo chiave nella formazione di questi diamanti, favorendola.
Diamanti che fanno bene all’ambiente
Il progetto è ancora in una fase sperimentale: ad oggi non si è ancora in grado di realizzare diamanti sufficientemente grandi da metterli in commercio. Tuttavia, la tecnica messa a punto si sta dimostrando alquanto utile per ridurre gli scarti di plastica; un procedimento che fa decisamente bene all’ecosistema e che potrebbe fare presto, forse, la felicità degli amanti delle pietre preziose.