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CONSIGLI 28 DICEMBRE 2024

Come si mantiene la rosa di Natale oltre le feste e come si cura

Marta Ruggiero

Marta Ruggiero

Giornalista pubblicista e videomaker

Giornalista, videomaker, copywriter e content creator. Mi occupo di attualità, economia, politica, intrattenimento, costume e società. In passato ho lavorato in ambito televisivo. Osservo e racconto storie: penna e videocamera sono le mie fedeli compagne di viaggio.

La rosa di Natale è una valida e originale alternativa alla Stella. Il suo nome scientifico è Elleboro ed è una pianta perenne che sboccia durante il periodo delle feste, donando un tocco di bellezza al proprio giardino o balcone.

Le varietà niger e orientalis, infatti, fioriscono tipicamente dall’inizio o dalla metà dell’inverno fino alla primavera. Il niger si riconosce dai fiori color porpora, mentre l’orientalis è bianco oppure crema/verdognolo. Due rese completamente diverse, ma comunque d’impatto.

Dove posizionare la rosa di Natale dopo le feste

La rosa di Natale, affinché cresca bene e produca tanti fiori, deve essere tenuta all’ombra durante l’estate e al sole d’inverno. Sotto agli alberi decidui o vicino a delle siepi va benissimo: riceve abbastanza luce nel periodo invernale, mentre durante la stagione estiva è protetta dal fogliame.

In ogni caso, il terreno deve essere ben drenato, contenere calcare e humus. Se quello del proprio giardino non è adatto, va bene anche un vaso grande e abbastanza profondo. È importante che abbia lo spazio per le radici. Per facilitare il drenaggio, oltre ai fori alla base, si può creare uno strato di granuli di pomice.

Ogni quanto fiorisce la rosa di Natale e come curarla

Il periodo che va dall’inverno alla primavera inoltrata è quello di massimo splendore per la Rosa di Natale, così come un altro simbolo delle festività: il pungitopo. È una pianta che necessita di essere innaffiata regolarmente. Durante l’estate è consigliato pacciamare il terreno, così da limitare la dispersione dell’umidità del terreno.

Se la pianta viene tenuta in vaso, il terreno va mantenuto umido sino in profondità, ma non bisogna favorire i ristagni d’acqua. Un mix di terra, torba, sabbia e materiale grossolano è l’ideale per fare in modo che ci sia un buon drenaggio.

Gli Ellebori possono sopravvivere senza soffrire anche a -20 °C. Se vengono correttamente mantenuti non servono concimi, ma se si nota un arresto nella crescita è bene dare una piccola spinta con il fertilizzante. Questo non è un passaggio opzionale per le piante che stanno in appartamento. In questo caso, è importante scegliere una varietà ben bilanciata oppure ad alto contenuto di potassio per favorire la fioritura (che invece verrebbe mortificata se si esagerasse con l’azoto).

La propagazione avviene tramite la divisione, un’operazione che può essere fatta all’inizio dell’autunno oppure in primavera, subito dopo la fioritura. Eventuali semi, invece, vanno piantati da metà a fine estate e all’aperto.

Ma la Rosa di Natale ha dei punti deboli? L’Elleboro, così come la Stella di Natale, è sensibile agli afidi e alle macchie fogliari. Inoltre può essere soggetto alla morte nera, una patologia incurabile e che può infettare le altre piante. Ecco perché è importante estirparlo.

Oltretutto, può succedere che i rami si pieghino fino a quando il fiore non tocchi terra. Non è sintomo di malessere, ma è un fenomeno strettamente connesso alla mancanza di luce ambientale. Con il sole tutto tornerà alla normalità. Invece, è fondamentale tenere questa pianta a debita distanza da bambini e animali: se accidentalmente ingerita può essere velenosa.

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