VIDEO
Cerca video
CONSIGLI 24 DICEMBRE 2024

Come coltivare il pungitopo in casa dopo le feste

Marta Ruggiero

Marta Ruggiero

Giornalista pubblicista e videomaker

Giornalista, videomaker, copywriter e content creator. Mi occupo di attualità, economia, politica, intrattenimento, costume e società. In passato ho lavorato in ambito televisivo. Osservo e racconto storie: penna e videocamera sono le mie fedeli compagne di viaggio.

Quando iniziano le feste di Natale il pungitopo si diffonde nelle case di tutti come decorazione. Il colore delle bacche rosse in contrasto con il verde scuro è l’ideale per dare quel tocco in più che serve a impreziosire un ambiente.

Non tutti sanno che si tratta di un arbusto perenne che può essere coltivato a prescindere dal legame con le festività. Oltre che per scopi ornamentali, può essere utilizzato per le sue proprietà medicinali, ecco allora che tenerlo in vaso o in giardino può tornare utile 365 giorni l’anno.

Perché si regala il pungitopo portafortuna a Natale

Il pungitopo è simbolo di indipendenza ed è un portafortuna. Il Ruscus aculeatus, questo è il nome scientifico, appartiene alla famiglia delle Ruscaceae ed è conosciuto sin dall’età classica come talismano. In molte parti d’Europa si usa come decorazione natalizia perché promette di portare con sé abbondanza e fecondità. È quindi di ottimo auspicio per iniziare al meglio l’anno nuovo.

Gli antichi popoli germanici lo utilizzavano per onorare gli spiriti dei boschi e proteggere le loro case e le stalle dai malefici. Anche loro erano soliti scambiarsi dei rami durante le celebrazioni come portafortuna. Per i Cristiani era un simbolo di fertilità e abbondanza.

Gli antichi romani lo utilizzavano durante le celebrazioni dei Saturnalia, le feste in onore del dio Saturno. Era anche un regalo da fare a una coppia di sposi novelli per augurare una felice vita coniugale. I druidi pensavano che proteggesse dai disagi della cattiva stagione e che un ramo di pungitopo, lanciato contro un animale feroce pronto ad attaccare, avesse un potere calmante.

Tutte le credenze hanno in comune un concetto: i cladodi – erroneamente considerati foglie – aguzzi, coriacei e pungenti richiamano l’idea della difesa dalle negatività della vita. Il colore verde intenso, lucido e sempreverde evoca concetti quali la sopravvivenza e la prosperità. Le bacche rosse e lucenti sono simbolo di amore e passione.

Come far durare il pungitopo e quanta acqua dargli

Coltivare il pungitopo non è difficile, sia in giardino che in vaso. Si tratta infatti di un arbusto rustico e resistente con grandi capacità di adattamento e che richiede pochissime cure. Può essere trapiantato dall’inizio della primavera, ma l’ideale sarebbe in autunno, come per l’albero di Natale. È meglio posizionarlo in una zona semi ombreggiata, in un terreno umido e ben drenato.

Non serve altro: messo a dimora in giardino cresce spontaneamente senza grosse attenzioni. Basta innaffiarlo regolarmente durante l’estate, meno di frequente in autunno e primavera. L’unica cosa da evitare sono i ristagni d’acqua, che possono fare marcire le radici e provocare muffe e funghi. Non servono concimazioni e potature, ma può aiutare eliminare i rami secchi con l’utilizzo di guanti da giardinaggio che proteggano dalle spine.

Il pungitopo trova spazio facilmente anche in un vaso, come la stella di Natale, l’importante è che sia grande e posizionato all’aperto. A differenza della messa a dimora in giardino, in questo caso, è consigliabile stare più attenti alle irrigazioni e alle concimazioni. Meglio se si utilizza una tipologia di concime liquido e granulare in primavera. Il terriccio ideale è fresco e ricco di humus. Sul fondo del vaso è bene mettere uno strato di argilla espansa e assicurarsi che la terra sia umida.

47.637 visualizzazioni
Alcuni video presenti in questa sezione sono stati presi da internet, quindi valutati di pubblico dominio. Se i soggetti presenti in questi video o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, basterà fare richiesta di rimozione inviando una mail a: team_verticali@italiaonline.it. Provvederemo alla cancellazione del video nel minor tempo possibile.
Chiudi
Caricamento contenuti...