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NOTIZIE 22 FEBBRAIO 2022

Scoperto un buco nero che potrebbe riscrivere l'origine della galassie

Alcune nuove osservazioni della galassia Messier 77 potrebbero cambiare le nostre conoscenze dell’universo. Il recente studio è stato pubblicato su Nature. Il dottor Romain Petrov e il suo team hanno usato uno strumento a infrarossi, MATISSE, per vedere il nucleo che dovrebbe nascondere il buco nero al centro di Messier 77. Per la prima volta è stato osservato il buco nero supermassiccio che si nasconde dietro l’anello di polvere cosmica al centro della galassia. Dopo aver parlato del granchio alieno tropicale in Italia (il video qui), ecco invece una nuova scoperta che potrebbe riscrivere l’origine del Cosmo così come lo conosciamo.

Il buco nero che potrebbe riscrivere l’origine delle galassie

Messier 77 si trova a 47 milioni di anni luce nella costellazione della Balena. A vedere il buco nero nascosto è stato il Very Large Telescope (Vlt), telescopio dello European Southern Observatory (Eso). La scoperta, guidata dall’Università olandese di Leiden, confermerebbe la teoria elaborata circa 30 anni fa sui ‘nuclei galattici attivi‘, fonti estremamente energetiche alimentate da buchi neri supermassicci e posizionate al centro delle galassie.

I buchi neri si nutrono di enormi quantità di polveri e gas che rilasciano straordinarie quantità di energia, spesso oscurando tutte le altre stelle della galassia. Questi oggetti sono stati individuati per la prima volta negli anni 50 e adesso i ricercatori hanno fatto un passo avanti nella loro comprensione. Con lo strumento MATISSE si è riusciti a scansionare il centro della galassia, nota anche come NGC 1068. Le immagini così ottenute hanno messo in luce i cambiamenti di temperatura nelle nubi di polveri che circondano il buco nero, permettendo di localizzarlo con precisione. La scoperta permette alla scienza di fare un passo in avanti nella comprensione della formazione dei nuclei galattici attivi. Grazie a MATISSE i ricercatori hanno trovato la possibile posizione del nucleo galattico permettendone una caratterizzazione migliore. La polvere sarebbe distribuita come uno spesso anello intorno al buco nero confermando quindi la teoria alla base dei nuclei galattici attivi. Conoscere gli attuali AGN potrebbe anche gettare nuova luce sui buchi neri al centro di galassie che attualmente non sono più così attivi.

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