Dopo tanti sacrifici per acquistare un mezzo non c’è cosa peggiore di doverne denunciare la scomparsa. Sebbene vi siano città sempre più videosorvegliate, alle nostre latitudini, non si riesce a placare l’ondata di furti che investe la filiera delle due ruote. A confermarlo sono i numeri del Dossier sui Furti di Veicoli 2025 presentato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp, specializzata nel recupero di mezzi rubati e nelle soluzioni telematiche per la sicurezza stradale.
Lo scorso anno sono stati rubati in Italia 31.713 motoveicoli tra moto e scooter, un dato in linea con il 2023. Non c’è stato alcun miglioramento, anche perché i furti di scooter e moto rappresentano una entrata importante delle organizzazioni criminali. Le Regioni con il tasso di furti più elevato restano Lazio e Campania, rispettivamente con 6.419 e 6.008 casi denunciati nel 2024. Seguono la Sicilia con 4.820 mezzi a due ruote sottratti e la Lombardia con 4.397 furti. La Puglia è tra le Regioni dove si rubano più auto, ma il numero di moto e scooter si è attestato nel 2024 a 1.407 furti.
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La percentuale di recupero resta bassa
Soltanto il 43% dei mezzi sottratti è stato ritrovato, mentre si sono perse le tracce nel 2024 di oltre 18.000 moto e scooter. Finiti nei canali del traffico illegale di ricambi usati o spediti oltre confine, la maggioranza dei veicoli rubati finisce in Europa dell’Est. Il fenomeno italiano si intreccia con dinamiche internazionali. La richiesta di componenti è sempre altissima oltre i confini nazionali e la facilità con la quale i materiali escono dal Paese dovrebbe essere al centro delle attenzioni delle autorità.
L’Honda SH è lo scooter più rubato d’Italia. Nel 2024 ben 8.050 esemplari sono stati sottratti dai legittimi proprietari. Vuole dire che un mezzo su quattro rubato è un SH, un dato in aumento rispetto alle 7.226 del 2023. Per gli appassionati di scooter il noto modello della Casa di Tokyo rimane un must have. La stessa tentazione irresistibile spinge i ladri ad allargare questa piaga criminale.
Il furto di una moto è un reato disciplinato dall’articolo 624 del Codice Penale. È punito chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, con l’intento di trarne profitto. La pena per il furto semplice è la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 154 a 516 euro. Se il furto è aggravato da determinate circostanze, come l’uso della violenza, la pena aumenta. A giudicare dalla portata del fenomeno, le pene dovrebbero essere inasprite per rappresentare un reale deterrente per i malviventi.
Tutti i modelli più rubati
L’Honda SH si è confermato primo per distacco, mentre al secondo e terzo posto sono classificati il Piaggio Liberty (2.757 casi) e l’Aprilia Scarabeo (1.913 furti). I due motorini italiani rappresentano il top in città, garantendo una efficace versatilità al giusto prezzo. Al quarto posto si posizione il Kymco Agility (1.729 sottrazioni nel 2024), che ha superato la Vespa Piaggio (1.559 furti) rispetto ai numeri del 2023. Con il successo dei maxi-scooter sono cresciuti anche le sottrazioni dello Yamaha TMax: 1.415 esemplari rubati e solo il 32% recuperato. Questi dati sostanziano una crescente professionalizzazione delle reti criminali. I modelli più venduti sono sempre più ambiti dai ladri e sempre meno recuperabili dalle autorità.