Federica Angeli attacca Selvaggia Lucarelli, "chi si spaccia per giornalista commette un reato": la reazione
Confronto tra Federica Angeli e Selvaggia Lucarelli: la giornalista ha attaccato chi fa il cronista senza avere il tesserino. E Lucarelli ha risposto
Botta e risposta tra Federica Angeli e Selvaggia Lucarelli. La prima ha pubblicato un post nel quale ha ricordato come chi si spaccia per giornalista commetta un reato passibile di denuncia e ha invitato chi la segue a fare attenzione ai truffatori del web che spacciano notizie. La seconda ha risposto per le rime tacciandola “di indomabile rosicamento”.
- Federica Angeli-Selvaggia Lucarelli: scontro sui social
- L'attacco della giornalista
- La risposta di Selvaggia Lucarelli
- Chi è Federica Angeli
- Il tesserino di Lucarelli
Federica Angeli-Selvaggia Lucarelli: scontro sui social
Duro confronto a colpi di post sui social tra Federica Angeli e Selvaggia Lucarelli: nella mattinata di lunedì 14 luglio, la prima ha pubblicato sul suo profilo Facebook un duro attacco a quanti svolgono professioni giornalistiche pur non avendo il tesserino.
Poche ore dopo è arrivata la risposta della seconda, citata da alcuni commenti proprio sotto al post della giornalista.
IPA
Federica Angeli
L’attacco della giornalista
“Per fare il giornalista, che piaccia o no, come per altre professioni, bisogna essere iscritti a un albo. Se non si è iscritti all’Ordine dei giornalisti e non si ha dunque il tesserino o da pubblicista o da professionista (o il praticantato) e ci si spaccia per cronisti, si commette un reato e si può essere denunciati per esercizio abusivo della professione (articolo 348 del codice penale)”, questo l’incipit del suo messaggio.
“Fare informazione richiede studio, conoscenza dei codici deontologici, sapere come trattare una notizia e bisogna essere abilitati alla professione. Quando sento dire “è molto più brava/o di tanti che hanno il tesserino”, mi viene da sorridere. Perché potrà anche essere vero, ma io un dente non me lo farei mai curare da chi non è abilitato. E di sicuro non leggo articoli di chi si spaccia per giornalista ma non lo è. Diffidate sempre da coloro che si presentano come cronisti ma non lo sono. Potete sporgere denuncia alla procura ma anche agli Ordini dei Giornalisti delle vostre Regioni se il nominativo della persona non risulta all’Ordine Nazionale dei giornalisti che potete consultare online. Fate attenzione ai truffatori del web che spacciano notizie”, ha chiosato.
In calce al post, incalzata dalle domande dei suoi follower, Angeli ha aggiunto che il post era riferito a tutti, compresa Selvaggia Lucarelli che è “quanto di più lontana dall’essere una mia amica“. Inoltre ha detto che questo messaggio era partito anche da determinate persone che “fanno corsi di giornalismo che si fanno pagare, oltre a frequentare salotti televisivi coi sottopancia che recitano ‘giornalista'”.
La risposta di Selvaggia Lucarelli
Puntuale la risposta di Selvaggia Lucarelli che su X commenta così: “Federica Angeli invita i suoi 87 000 follower a denunciarmi presso procure e ordine perché mi spaccio per giornalista (le priorità). A parte che ho raccontato anche ai muri di aver riconsegnato il tesserino, volevo dire che fa molto bene a raccomandare di non fidarsi dell’informazione di chi non è giornalista”, dice.
“Ora però potrebbe dirci qualcosa anche del suo ex direttore e collega a Repubblica Molinari e della buona informazione che fa col suo tesserino. Con calma, dopo che è andata a sporgere denunzia contro l’abusiva, tanto mi sembra che abbia un bel po’ di tempo libero”, aggiunge tirando in ballo anche Maurizio Molinari.
Anche su Instagram è tornata sullA vicenda pubblicando una storia nella quale scrive: “Pensate questa che si sveglia una mattina, chiaramente assalita da un attacco di indomabile rosicamento, e invita la gente ad andarmi a denunciare in procura e all’ordine. Perché io non sono giornalista e quindi non bisogna fidarsi perché sono abusiva. Il tutto mentre è da anni collega di Molinari a Repubblica”.
Chi è Federica Angeli
Federica Angeli è una giornalista di Repubblica e, da dieci anni, è costretta a vivere sotto scorta per le intimidazioni e le minacce ricevute dal clan degli Spada a Ostia. A causa del suo lavoro è finita spesso nel mirino della malavita che ha anche provato ad appiccare un incendio alla sua abitazione.
Il 23 maggio 2013 Armando Spada minacciò di morte la cronista cercando di impedirle di portare a termine un servizio sulle infiltrazioni criminali nella gestione degli stabilimenti balneari di Ostia.
La Corte di Cassazione ha giudicato inammissibile il ricorso da lui presentato e reso definitiva la sentenza di condanna nei suoi confronti a un anno di reclusione per tentata violenza privata.
Il tesserino di Lucarelli
Anche Selvaggia Lucarelli era una giornalista regolarmente iscritta all’albo prima però che decidesse di lasciare l’Ordine e riconsegnare il suo tesserino.
A scatenare il suo dietrofront è stata una convocazione per un procedimento disciplinare a suo carico aperto per aver difeso il vignettista Natangelo e per due esposti risalenti al 2020 e che a lei risultavano archiviati.
“Naturalmente mi difenderò e sono tranquilla perché ho scritto il vero, ma ho fatto immediata domanda di cancellazione dall’ordine. Continuerò a scrivere da libera cittadina come del resto ho fatto a lungo, visto che l’articolo 21 della costituzione me lo consente. Per ora. Noi giornalisti abbiamo già a che fare a sufficienza con i Tribunali ordinari, figuriamoci se ho tempo e risorse pure da investire per difendermi da un Ordine che dovrebbe tutelarmi”, aveva scritto come commiato all’Odg.
