Fratello di un medico di Brescia morto a Gaza, "bombardato da un drone israeliano mentre distribuiva acqua"
Lo sfogo di un medico di Brescia di origine palestinese per il fratello morto a Gaza: il 45enne Ramez Almajdalawi stava portando l'acqua ai profughi
Lui si chiama Raed Almajdalawi e fa il medico radiologo a Brescia. Suo fratello, Ramez, è morto a Gaza, ucciso da un drone israeliano mentre portava acqua ai profughi del campo di Al Nuseirat con un’autocisterna. Con uno struggente post su Facebook Raed ha ricordato il fratello. Post che è diventato virale e che è stato ripreso dalle principali testate.
- La morte di Ramez Almajdalawi a Gaza
- Il messaggio d'addio di Raed Almajdalaw
- L'attacco a Israele e l'acqua come "arma"
- I bambini morti a Gaza
La morte di Ramez Almajdalawi a Gaza
Il dottor Raed Almajdalawi è radiologo presso la clinica Poliambulanza di Brescia e presidente di PalMed Italia Onlus, Associazione dei Medici Palestinesi in Italia con sede a Brescia. Suo fratello Ramez era un civile. Aveva 45 anni e lascia moglie e 5 figli.
Il medico ha postato sui social una foto del familiare, insieme a quello che rimane del veicolo: lamiere accartocciate e annerite, distrutte dallo scoppio e dal fuoco.
Il messaggio d’addio di Raed Almajdalaw
“Mi sento perso e frustrato per la perdita di mio fratello Ramez Almajdalawi”, ha scritto il dottor Raed Almajdalaw.
“Sicuramente mi mancherà tantissimo e sarà difficile affrontare la sua perdita. Era il mio miglior amico ed eravamo molto legati. Il mio punto di riferimento. Sento dolore e vuoto, ma sono orgoglioso di lui perché ha sempre aiutato i bisognosi”, ha aggiunto.
Poi i dettagli in merito alla drammatica fine del fratello: “Stamattina è stato bombardato da un drone israeliano mentre era alla guida di un’autocisterna per distribuire acqua alle famiglie. Che Dio dia pazienza a sua moglie e ai suoi cinque figli. Che Dio lo accolga”.
L’attacco a Israele e l’acqua come “arma”
Il medico è poi tornato a scrivere su Facebook. Prima per denunciare come “l’occupazione israeliana sionista” trasformi “l’acqua in un’arma di genocidio a Gaza”. Raed Almajdalaw ha denunciato come gli israeliani abbiano perpetrato “112 massacri contro gli abitanti mentre cercavano di riempire le cisterne d’acqua” e come sia stato “interrotto l’approvvigionamento idrico di Mekorot, l’ultima fonte principale per Gaza”.
Il dottor Almajdalaw ha aggiunto che “720 pozzi d’acqua sono stati distrutti dall’occupazione e messi fuori uso”.
Per non parlare del “sistema sanitario al collasso totale e una fame” ormai “catastrofica a Gaza“.
I bambini morti a Gaza
Nel suo ultimo post, il medico ha ricordato la strage dei bambini di Gaza: “Più di 15.000 sono stati assassinati e migliaia sono i dispersi sotto le macerie”.
