Il ministro Giuli accusa il Corriere della Sera di censura dopo l'intervista su Ernesto Galli della Loggia
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, accusa il Corriere della Sera di censura per non aver pubblicato la sua intervista di risposta a Ernesto Galli dell Loggia
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha accusato il Corriere della Sera di aver censurato una sua intervista per la risposta a una domanda sul “velenoso editoriale sulla cultura di destra scritto da Ernesto Galli della Loggia“. L’esponente del Governo Meloni ha dichiarato che il quotidiano ha deciso “di non pubblicare l’intervista” perché “la risposta alla domanda non piace”. Contestualmente, ha condiviso le risposte che il giornale avrebbe deciso di non pubblicare.
- L'articolo di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera
- La denuncia del ministro Alessandro Giuli
- L'attacco a Ernesto Galli della Loggia
- La replica del Corriere della Sera
- Il rilancio del ministro Giuli contro il giornalista del Corriere
L’articolo di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera
Venerdì 11 luglio, un editoriale di Ernesto Galli della Loggia è stato pubblicato sul Corriere della Sera.
Titolo: “Cultura, lo scatto della destra che non c’è”.
ANSA
Nel suo articolo, lo storico non ha risparmiato critiche al Governo Meloni.
Tra i passaggi più duri il fatto che “egemonia non vuol dire avere una lista di posti a disposizione e cominciare a riempirli sostituendo gli amichetti degli altri con i propri”, e che “mai come oggi la Rai appare un polveroso deserto di idee, una cosa che con la cultura, tranne alcuni programmi di ultranicchia non ha nulla a che fare”.
La denuncia del ministro Alessandro Giuli
Tre giorni dopo l’editoriale, Alessandro Giuli si è scagliato contro il quotidiano di via Solferino.
Sul suo account Facebook, il ministro ha scritto che il Corriere gli avrebbe chiesto “una replica a un editoriale velenoso sulla cultura di destra scritto da Ernesto Galli della Loggia”.
Poi ha rivelato che dal giornale avrebbero cambiato “idea virando su un’intervista a tutto campo, con la prima domanda proprio su Galli della Loggia”.
Giuli ha aggiunto che “siccome la risposta alla domanda non piace decidono di non pubblicare l’intervista. E dire che, previa supplica del Corriere, avevo anche accettato di togliere le parole perditempo e poltrona di lusso. Poi dicono che gli illiberali siamo noi di destra. Qui l’intervista censurata”.
L’attacco a Ernesto Galli della Loggia
Nella sua replica, Giuli ha praticamente definito Ernesto Galli della Loggia uno dei “perditempo” che “insinuano che l’impegno della destra sia concentrato sulle poltrone” mentre “noi intanto raggiungiamo risultati”.
Poi ha aggiunto:
“Quanto a Galli della Loggia, prendo sul serio la sua illuminante autodenuncia: il mio predecessore lo aveva nominato in una poltrona di lusso, a capo della COnsulta dei Comitati Nazionali, dalla quale il Prof. ha giudicato le opere di Papini, di Volpe e perfino di Gentile indegne di valore nazionale. La stessa Consulta ha bocciato le celebrazioni del 650° anniersario di Boccaccio. Ergo: mozione accolta, ora mi aspetto che lui dia il buon esempio e lasci spazio a persone più motivate. Altrimenti sarò costretto a replicare parafrasando Hegel: ‘Non c’è eroe (politico) per il suo cameriere (intellettuale)'”.
La replica del Corriere della Sera
Il Corriere della Sera ha risposto alle accuse di Alessandro Giuli:
“Dieci giorni fa avevamo chiesto un’intervista al ministro Giuli su quanto accadeva al ministero, ma ce l’ha negata. Domenica ha accettato l’intervista, ma si è concentrato su un editoriale critico sulla politica culturale del professor Galli Della Loggia in cui si rispondeva esclusivamente chiedendo le sue dimissioni da un incarico culturale con un contorno di insulti. Al ministro è stato chiesto di replicare con una lettera alle accuse politiche del professor Galli. Nessuna censura. Lui ha rifiutato. Se cambierà idea siamo pronti a pubblicarla. Il resto è una polemica pretestuosa e senza fondamento. Del resto nell’intervista si nega anche l’evidenza rispetto a quanto sta accadendo nel suo ministero”.
Il rilancio del ministro Giuli contro il giornalista del Corriere
Qualche ora dopo, Giuli ha rincarato la dose, condividendo i messaggi con il giornalista autore dell’intervista:
Il giornalista in questione è Paolo Conti: “Lo scambio di messaggi pubblicato dal ministro Giuli è avvenuto con me in una normale dialettica tra giornalista e intervistato di cui la Direzione era totalmente all’oscuro. Rimango basito dalla scelta di un ministro di pubblicare messaggi privati”, riporta ANSA.
