Paolo Borsellino è una traccia della Maturità 2025 col messaggio "I giovani, la mia speranza": di cosa parla

Di cosa parla il testo del giudice Paolo Borsellino "I giovani, la mia speranza", tra le tracce della prima prova dell'esame di Maturità 2025

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Al via con il tema di italiano l’esame di Maturità 2025. Tra le sette tracce proposte dal ministero dell’Istruzione ai 524.415 maturandi nella prima prova scritta c’è il messaggio “I giovani, la mia speranza” del giudice Paolo Borsellino, ucciso nella strage di via d’Amelio e simbolo della lotta alla mafia.

Paolo Borsellino nelle tracce della Maturità 2025

Tra le tracce dell’esame di Maturità 2025 iniziato oggi, mercoledì 18 giugno, c’è un messaggio del giudice Paolo Borsellino intitolato “I giovani, la mia speranza”.

Si tratta di un testo pubblicato dal settimanale Epoca il 14 ottobre 1992, tre mesi dopo la morte di Borsellino nella strage mafiosa di via d’Amelio a Palermo.

Maturità 2025IPA

Un discorso in cui il magistrato del pool antimafia parla del ruolo determinante dei giovani nella lotta alla mafia.

“I giovani, la mia speranza”: di cosa parla

Nel messaggio “I giovani, la mia speranza” Paolo Borsellino parla della notevole differenza tra la sua generazione e quella dei suoi figli nell’approccio alla mafia.

Il magistrato ricorda che quando aveva 15-16 anni viveva “nell’assoluta indifferenza del fenomeno mafioso”: all’epoca non si parlava mai di mafia.

All’inizio degli anni Ottanta invece “cominciò a crescere una notevole rinascita della coscienza civile”, soprattutto nei giovani.

I ragazzi sono ora “perfettamente coscienti del gravissimo problema col quale noi conviviamo”. Una presa di coscienza che faceva dire a Borsellino di essere “ottimista“.

Perché secondo il magistrato uno dei maggiori punti di forza delle mafie, che le contraddistingue da qualsiasi altra organizzazione criminale, è il consenso.

“Se questo atteggiamento dei giovani viene alimentato e incoraggiato, non sarà possibile per le organizzazioni mafiose, quando saranno questi giovani a regolare la società, trovare quel consenso che purtroppo la mia generazione diede e dà in misura notevolissima. E questo mi fa essere ottimista”.

Chi era Paolo Borsellino

Paolo Borsellino è stato un magistrato e una delle personalità più importanti nella lotta alla mafia.

Assieme ai colleghi Giovanni Falcone, Giuseppe Di Lello e Leonardo Guarnotta fece parte dell’innovativo pool antimafia della procura di Palermo ideato da Rocco Chinnici e poi guidato da Antonino Caponnetto.

Paolo Borsellino venne ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992 nella strage di via d’Amelio a Palermo, assieme a cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Il suo nome è spesso legato a quello di Giovanni Falcone, suo collega e amico, ucciso due mesi prima nella strage di Capaci.

La reazione dei figli e del fratello

I figli di Paolo Borsellino, Lucia, Fiammetta e Manfredi, insieme al fratello Salvatore, si sono emozionati per la scelta ricaduta sul giudice nelle tracce della prima prova dell’esame di Maturità 2025.

“È importante aver proposto questo brano”, afferma Salvatore Borsellino, mentre i figli del magistrato parlano di un riconoscimento al “sacrificio di nostro padre”, “come un seme che sta dando i suoi frutti”.

Quali sono le altre tracce dell’esame di Maturità 2025

Ecco le altre tracce dell’esame di Maturità 2025:

paolo-borsellino-tracce-maturita-2025-i-giovani-la-mia-speranza ANSA