Un grande classico per bagnanti, sia improvvisati che navigati, è l’appannamento della maschera. Un fastidio che coinvolge tutti, sia al mare, quanto in piscina.
Capita, pertanto, che quella fastidiosa patina sul vetro della maschera rovini una sessione di snorkeling in mare aperto, oppure che gli occhialini si appannino in piscina, proprio durante una importante gara di nuoto.
Nessuno è immune da questo fastidioso problema, tanto in estate quanto con l’arrivo dell’autunno, dove l’attività balneare lascia il posto agli allenamenti in vasca.
Esiste però un trucco infallibile per evitare di rendere cieche le nostre nuotate. Provare per credere.
Cosa fare quando si appanna la maschera?
Evitare il fastidioso problema della maschera appannata costa davvero poca fatica. Innanzitutto, appena acquistata, è bene lavarla con acqua tiepida e sapone per rimuovere la sostanza protettiva presente su ogni maschera quando esce dalla fabbrica. Sono proprio questi lubrificanti la causa principale dell’appannamento. Se le lenti sono in vetro, la prima cosa da fare è passarvi sopra la fiamma di un accendino, facendo attenzione alla gomma. È importante essere veloci e far arrivare la fiamma dappertutto.
Dopodiché si può strofinare il vetro con un detergente leggermente abrasivo. Del comune dentifricio può essere una soluzione efficace e non dispendiosa. Ne basta una quantità grande come una moneta, applicata e risciacquata per 2-3 volte.
Perché la saliva non fa appannare la maschera?
Per molti può sembrare un falso mito, un po’ come la credenza popolare (quella sì, assolutamente falsa) che vedrebbe il cloro svolgere un ruolo legato alla perdita dell’abbronzatura. Eppure la saliva funziona davvero contro l’appannamento della maschera o degli occhialini.
Che si tratti di mare, lago o piscina, il trucco risulta sempre essere valido e viene tramandato da svariate generazioni. È importante passare uno strato di saliva sulla parte interna della lente quando la maschera è ancora asciutta. Dopo una bella sciacquata con l’acqua, indossiamo subito la maschera sul viso già bagnato. Un rimedio facile contro l’appannamento che darà i suoi frutti per tutta la durata del bagno. Se così non fosse, è perché siamo stati un po’ “timidi” con la quantità di saliva necessaria per la buona riuscita dell’operazione.
Questo metodo artigianale e a costo zero funziona perché la saliva forma un piccolo velo, il quale impedisce la formazione del vapore causato dalla nostra respirazione che, a sua volta, porta al fastidioso appannamento delle lenti.
Gli altri trucchi a prova di appannamento
La saliva non è l’unico rimedio utile, ma di certo è il più economico e, soprattutto, immediato. Esistono altri trucchi a prova di appannamento, per chi non vuole optare per l’acquisto di specifici prodotti, come uno spray antiappannante.
Non lasciare la maschera ad asciugare in riva al mare tra un’immersione e l’altra è fondamentale per evitare depositi di sabbia e minerali che renderebbero più probabile l’appannamento.
Se durante un’immersione la maschera si appanna con grande frequenza, un consiglio è quello di lasciare un po’ di acqua al suo interno e, ogni tanto, muovere la testa e destra e a sinistra. Avere dell’acqua sotto il naso non è certo una cosa più confortevole, ma è sempre meglio di terminare l’immersione in corso.
È consigliabile anche lasciare la maschera in un catino di acqua calda con detersivo lavapiatti per almeno 3 ore prima dell’utilizzo. È un’operazione da ripetere quindi con costanza, non solo dopo l’acquisto dell’oggetto.