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CURIOSITÀ 22 MARZO 2021

Dantedì, cos’è e perché si celebra il 25 marzo

Ecco perché il 25 marzo è considerato il giorno di Dante.

Il Dantedì è la giornata istituita nel 2020 dal nostro Governo, su proposta del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per celebrare il Sommo Poeta, simbolo d’unità e pilastro della cultura italiana nel mondo.

La scelta cade su questo giorno perché, secondo alcuni autorevoli studiosi, è cominciato proprio il 25 marzo, del 1300, il viaggio che Dante compie nei tre regni dell’Aldilà nella sua tanto celebre quanto divina Commedia”. Da cosa si può dedurre ciò? Nel primo canto dell’Inferno, nella terzina che va dal verso 37 al verso 40, Dante specifica le circostanze dell’apparire della lonza, la prima delle tre fiere della famosa selva oscura.

Siamo alle prime ore del mattino ed il sole sta sorgendo nella costellazione dell’Ariete; dunque, il viaggio dantesco è da collocarsi durante l’equinozio di primavera, quando il sole sorge e tramonta alla stessa ora, in tutti i luoghi della terra.

Nel canto XXI dell’Inferno troviamo, poi, la conferma di questa ipotesi: nella terzina compresa tra i versi 112-114, il diavolo Malacoda sostiene che i ponti che collegano le bolge del cerchio VIII siano cadute nel momento esatto della morte di Cristo.

Nel Medioevo, si riteneva che Gesù fosse morto al compiersi dei 34 anni dall’incarnazione, fissata per induzione, a partire dalla tradizionale data della natività (25 dicembre), al 25 marzo, data vicina all’equinozio di primavera; un’informazione che confermerebbe il giorno d’inizio dello straordinario viaggio letterario.

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