Quando il caldo diventa insopportabile e l’umidità toglie il fiato, la tentazione più comune è quella di correre a farsi una doccia gelata per trovare un po’ di sollievo e rinfrescarsi. Ma siamo sicuri che funzioni davvero così? In realtà, la risposta è meno ovvia di quanto si pensi.
Perché la doccia fredda non funziona contro l’afa
Sei sudato, accaldato, magari anche un po’ nervoso. Apri il rubinetto dell’acqua fredda e ti lasci investire da un getto ghiacciato. Magari hai anche pulito il filtro del doccino e il soffione. Per un attimo senti una specie di scossa elettrica. Poi però, pochi minuti dopo essere uscito dalla doccia, ti ritrovi sudato quanto prima, se non peggio. Perché?
Il corpo umano ha un sistema di termoregolazione che fa sì che quando ci esponiamo a una temperatura molto fredda, i vasi sanguigni della pelle si restringono (è l’effetto della cosiddetta vasocostrizione). Questo processo impedisce al calore interno del corpo di essere dissipato all’esterno. In altre parole, blocchiamo proprio quel meccanismo naturale che dovrebbe aiutarci a raffreddarci. È per questo che dopo una doccia fredda possiamo avere la sensazione di sentire ancora più caldo: il corpo trattiene il calore invece di disperderlo.
La doccia calda contro il caldo: è una questione scientifica
Anche se potrebbe sembrare controintuitivo, una doccia calda o tiepida è spesso una scelta più efficace quando si vuole affrontare il caldo afoso. L’acqua calda, infatti, induce la vasodilatazione, cioè l’espansione dei vasi sanguigni periferici che facilita la dissipazione del calore corporeo attraverso la pelle.
Uno studio menzionato durante la Joint International Conference on Water Distribution System Analysis and Computing and Control of the Water Industry ha suggerito che la temperatura ideale dell’acqua per favorire questo processo è tra i 40 e i 41 gradi centigradi.
I benefici della doccia calda
Oltre alla questione della termoregolazione, la doccia calda ha diversi benefici: favorisce la circolazione sanguigna, riduce lo stress e può persino aiutare a migliorare la qualità del sonno, grazie al rilascio di endorfine e all’effetto rilassante sul sistema nervoso.
Secondo alcune ricerche pubblicate sul Journal of Physiological Anthropology, un bagno caldo serale può ridurre la latenza del sonno (cioè il tempo necessario per addormentarsi) e aumentare la profondità del riposo. Inoltre, è utile per chi soffre di dolori cronici o tensioni muscolari: il calore agisce come un piccolo analgesico naturale. Naturalmente, tutto questo ha senso se fatto con misura. Esagerare con la temperatura può causare cali di pressione e, in soggetti fragili, persino svenimenti.
Quando è utile l’acqua fredda
L’acqua fredda non è quindi il metodo migliore per abbassare la temperatura corporea in modo duraturo. Piuttosto, può essere utile in forma localizzata: bagnare i polsi, le caviglie o la nuca, ad esempio, può dare una sensazione di sollievo immediato.
Queste aree del corpo, ricche di punti di pulsazione, permettono un raffreddamento più diretto del sangue che passa vicino alla superficie cutanea. È una tecnica antica, usata dalle nostre nonne ma anche consigliata da realtà come la Croce Rossa britannica nei loro protocolli per affrontare le ondate di calore.
Cosa fare davvero quando fa troppo caldo
La soluzione, quindi, non è buttarsi sotto una doccia gelata: meglio fare una doccia tiepida o leggermente calda. E non preoccuparti per i vetri della doccia, puoi pulirli così. Ma se vuoi rinfrescarti al volo, prova a immergere mani e piedi in acqua fresca o a usare un panno bagnato su polsi e fronte.