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CURIOSITÀ 10 DICEMBRE 2024

Microplastiche nell’acqua: c’è un trucco per rimuoverle

Matteo Polimeni

Matteo Polimeni

Editor e videomaker

Editor e videomaker con l’anima da storyteller. Mi muovo tra design, arte e architettura, giocando con la comunicazione.

Le microplastiche, minuscoli frammenti di plastica, stanno invadendo silenziosamente i nostri corpi attraverso ciò che mangiamo e beviamo. Da tempo, gli scienziati monitorano la presenza di questi frammenti nel nostro ambiente, ma una recente scoperta offre una soluzione sorprendentemente semplice.

Le microplastiche e le nanoplastiche si trovano ovunque, dall’acqua in bottiglia al rubinetto di casa. Frammenti di materiali come polistirene, polietilene e polipropilene si accumulano nell’acqua che consumiamo ogni giorno. Questi frammenti, pur essendo invisibili a occhio nudo, rappresentano un rischio per la salute, potenzialmente influendo sul microbioma intestinale e aumentando la resistenza agli antibiotici.

Secondo uno studio condotto da un team cinese delle università di Guangzhou Medical e Jinan, le microplastiche spesso sfuggono ai sistemi centralizzati di trattamento delle acque e finiscono direttamente nei nostri bicchieri. Ma la buona notizia è che esiste un metodo economico e accessibile per ridurre drasticamente la loro presenza: la semplice pratica di bollire e filtrare l’acqua.

Bollire l’acqua per evitare le microplastiche

Gli scienziati hanno dimostrato che bollire l’acqua e filtrarla successivamente può rimuovere fino al 90% delle microplastiche presenti. Questo metodo si basa su un principio chimico: quando l’acqua dura ( ovvero ricca di minerali come il calcio) viene riscaldata, si forma una crosta di calcare. Questa crosta intrappola a sé i frammenti di plastica. Questi poi potranno essere rimossi con un filtro semplice, come una retina che si usa per preparare il tè in foglie o un colino.

Il processo funziona meglio con l’acqua dura, ma offre risultati significativi anche con acqua più dolce, ovvero quella con meno calcare. Nel caso dell’acqua ricca di calcare, l’efficacia aumenta a causa della sua concentrazione di calcio. Con questa pratica si raggiungendo percentuali di rimozione impressionanti. Mentre per l’acqua più povera di minerali, si riesce a rimuovere circa un quarto delle microplastiche.

Il trucco con il bollitore e un filtro da cucina

Ciò che rende questa scoperta rivoluzionaria è la sua incredibile accessibilità. Non sono necessari strumenti costosi o tecnologie avanzate: basta un bollitore e un filtro da cucina come un colino, un infusore o un pezzo di carta. Questa tecnica potrebbe diventare un’abitudine preziosa.

Nonostante l’abitudine di bere acqua bollita sia più comune in alcune culture – si parla soprattutto di popoli africani e del sudest asiatico, dove l’accesso a una fonte di acqua depurata è molto limitato – gli scienziati sperano che questa pratica diventi più diffusa in tutto il mondo, aiutando a limitare e a combattere un problema che sta crescendo con l’incontrollata l’espansione della plastica. Sono infatti molti gli oggetti che rilascerebbero microplastiche nell’ambiente, alcuni anche insospettabili come gli pneumatici delle auto.

Non sappiamo ancora con certezza quanto le microplastiche danneggino la nostra salute, ma gli indizi non sono incoraggianti. Studi precedenti hanno collegato la plastica a effetti negativi sul sistema digestivo e sull’equilibrio del microbioma intestinale. Anche se eliminare completamente le microplastiche dalla nostra dieta potrebbe essere impossibile, ogni passo verso una riduzione dell’esposizione è un traguardo importante.
Diversi studi infatti hanno mostrato come le microplastiche e le nanoplastiche si trovano anche nell’aria. Addirittura si parla di microplastiche tra le nuvole, un fenomeno che contribuisce ad alterare il clima, già impazzito a causa del riscaldamento globale.

Lo studio cinese ha aperto le porte a ulteriori ricerche, evidenziando come una soluzione così semplice possa avere un impatto globale. Gli scienziati sperano di condurre studi su campioni più ampi e di sensibilizzare il pubblico sull’importanza di questa pratica.

Nel frattempo, possiamo fare la nostra parte adottando questa soluzione nella vita quotidiana. Una bicchiere di acqua bollita oggi potrebbe fare una grande differenza per la nostra salute domani.

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