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CURIOSITÀ 12 OTTOBRE 2023

La NASA svela cosa ha trovato sull'asteroide Bennu

I misteri dello spazio che la NASA è chiamata a risolvere sono sicuramente più di quanti possiamo anche solo immaginare. La vastità di ciò che ci circonda non permette di dare una risposta certa a molti interrogativi che riguardano l’universo.

Il progresso scientifico riesce comunque con regolarità a farci fare dei piccoli passi nello sconfinato mondo della conoscenza siderale. Piccole e grandi scoperte che, giorno dopo giorno, contribuiscono a rendere lo spazio un po’ meno sconosciuto.

Le scoperte inerenti l’asteroide Bennu rientrano proprio in questa casistica e sono riuscite a fornire degli indizi che confermerebbero ciò che da tempo gli studiosi sospettano. Infatti, potrebbe essere stato proprio un asteroide simile a Bennu ad aver impattato col nostro pianeta portando gli elementi necessari alla nascita della vita per come la conosciamo oggi.

Cosa ha trovato la NASA sull’asteroide Bennu

La missione Osiris-Rex della NASA è stata lanciata nel settembre 2016 con l’obiettivo di raggiungere l’asteroide Bennu e raccogliere un campione di rocce e detriti dalla sua superficie. Il veicolo spaziale ha completato con successo il proprio scopo il 24 settembre 2023, quando la capsula contenente il materiale siderale è stata paracadutata nel deserto dello Utah, negli Stati Uniti.

I campioni raccolti sono stati sottoposti ad analisi scientifiche, i cui risultati preliminari sono stati svelati al mondo l’11 ottobre 2023, durante una conferenza stampa.

Tra i frammenti extraterrestri sono stati trovati carbonio e acqua, due elementi cruciali per la vita. “Acqua e carbonio sono esattamente quello che volevamo trovare”, ha affermato il numero uno della Nasa, Bill Nelson, al Johnson Space Center a Houston.

La scoperta indica come gli elementi costitutivi della vita sulla Terra siano presenti anche nell’asteroide. È questa l’importante conclusione a cui gli esperti della Nasa sono giunti dopo le analisi preliminari condotte sui campioni di Bennu.

Per giungere a tali conclusioni si è utilizzato un microscopio elettronico a scansione, ma anche misurazioni a infrarossi, diffrazione di raggi X e la tomografia computerizzata a raggi X. Quest’ultima è stata impiegata anche per produrre un modello computerizzato 3D di una delle particelle.

Perché il nome dell’asteroide è Bennu

La denominazione completa e ufficiale dell’asteroide Bennu è “101955 Bennu”. È un asteroide “near-earth”, fa parte cioè di quei corpi celesti la cui orbita è vicina a quella della Terra. Alcuni di essi possono rappresentare un pericolo, proprio perché le loro orbite intersecano quella del nostro pianeta.

Il primo nome, del tutto provvisorio, che era stato assegnato era “1999 RQ”. Il nome è stato cambiato quando la NASA ha scelto di porlo come obiettivo della missione OSIRIS-Rex.

Proprio il nome della missione ha assegnato il nome “Bennu”, una divinità appartenente alla religione dell’antico Egitto. Si tratta di un uccello mitologico consacrato al dio Ra e simbolo della nascita e della resurrezione dopo la morte.

Il rischio di collisione dell’asteroide con la Terra

Uno studio di dinamica orbitale del 2009 dell’astrofisico italiano Andrea Milani (scomparso nel 2018) aveva individuato otto potenziali impatti di asteroidi con la Terra tra il 2169 ed il 2199. Una probabilità, a onor del vero molto bassa, pari secondo i calcoli allo 0,07%.

Uno degli obiettivi della missione Osiris-Rex è proprio quello di stimare con precisione tutte le variabili che possono influenzare l’orbita degli asteroidi, ricavando informazioni morfologiche più dettagliate.

In uno studio pubblicato l’11 agosto 2021, è stata ricalcolata la probabilità di impatto con la Terra, basandosi anche sui risultati ottenuti dalla missione OSIRIS-REx. Gli studiosi sono riusciti a ridurre le incertezze sulla sua orbita e a determinare che la probabilità d’impatto di Bennu col nostro pianeta entro il 2300 è dello 0,057%, cioè una possibilità su 1.750.

Ad aprile 2023, Bennu occupa il primo posto nella tabella di rischio: nonostante ciò non costituisce un pericolo significativo.

La NASA svela cosa ha trovato sull'asteroide Bennu
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