VIDEO
Cerca video
CURIOSITÀ 10 MAGGIO 2025

Il CERN ha trasformato il piombo in oro (ma per un istante)

Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

Editor e videomaker

Content writer, video editor e fotografa, ho conseguito un master in Digital & Social Media Marketing. Negli anni ho sviluppato competenze nella creazione di contenuti digitali, integrando creatività e abilità tecniche in diversi progetti online e adattando i contenuti alle diverse piattaforme.

Cosa succederebbe se uno dei sogni più antichi dell’umanità diventasse realtà? Se, come nelle leggende alchemiche, si potesse davvero trasformare il piombo in oro? Non parliamo di magia, ma di fisica sperimentale allo stato puro. Al CERN di Ginevra, nel cuore del più grande acceleratore di particelle del mondo, è avvenuto qualcosa di straordinario: per una frazione infinitesimale di secondo, il piombo si è letteralmente trasformato in oro. Un evento che non ha nulla a che vedere con la ricchezza materiale, ma che rappresenta un balzo avanti nella comprensione della materia e delle condizioni estreme che regolano l’universo.

Oro creato al CERN in una collisione tra ioni

L’esperimento si è svolto nel Large Hadron Collider (LHC), l’anello sotterraneo lungo 27 chilometri che accelera particelle a velocità prossime a quella della luce. In questo caso, gli scienziati hanno fatto collidere nuclei di piombo ad altissima energia. Questi scontri estremi hanno prodotto una temperatura di oltre 4 trilioni di gradi Celsius, molto più calda del centro del Sole, e condizioni simili a quelle dell’universo pochi istanti dopo il Big Bang.

Durante una di queste collisioni, per un brevissimo istante, è avvenuta la magia: il piombo si è trasformato in oro. Ma non si tratta di una trasmutazione stabile. In realtà, ciò che è successo è che, nel caos della collisione, alcune particelle subatomiche si sono riorganizzate per dare origine a un atomo d’oro, tra i tantissimi altri elementi e isotopi creati in quel momento. L’atomo è però durato solo per un attimo, prima di essere distrutto dall’energia circostante.

Questa osservazione non era l’obiettivo primario dell’esperimento, che mirava a studiare la materia in uno stato detto “plasma di quark e gluoni”, il tipo di sostanza che si pensa riempisse l’universo subito dopo il Big Bang. Ma la scoperta collaterale ha generato entusiasmo e un certo fascino mediatico, anche per il suo richiamo all’alchimia e ai miti antichi. In pratica, si è visto in laboratorio un processo che in natura avviene solo all’interno di stelle in esplosione o fusioni tra stelle di neutroni.

Perché non possiamo diventare tutti alchimisti

Nonostante il clamore, non si tratta di una via percorribile per la creazione di oro su larga scala. Le reazioni avvenute nel LHC sono estremamente costose da riprodurre, richiedono energie e tecnologie fuori dalla portata di qualsiasi impiego commerciale e producono quantità di oro infinitesimali, talmente piccole da essere invisibili anche ai microscopi più avanzati.

Inoltre, ciò che si è visto al CERN è una trasformazione legata alla fisica delle alte energie, non un processo chimico o manipolabile a livello pratico. Non si può quindi pensare di riprodurlo per generare oro in laboratorio con fini economici. Per fare un paragone, è come voler replicare un’esplosione stellare in cucina: semplicemente, non ha senso.

Il vero valore della scoperta non sta quindi nell’oro, ma nella conoscenza. Osservare fenomeni simili permette agli scienziati di testare teorie fondamentali sulla struttura dell’universo e sul comportamento della materia nei suoi stati più estremi. Inoltre, eventi come questo aiutano a comprendere meglio come si sono formati gli elementi più pesanti della tavola periodica, e perché alcuni di essi siano così rari.

In definitiva, il CERN non ha aperto le porte all’alchimia, ma ha confermato che, nel cuore della fisica, possono verificarsi trasformazioni incredibili. Anche se durano un battito di ciglia, queste micro-apparizioni d’oro sono finestre su un universo primordiale, in cui la materia si organizzava secondo leggi che ancora oggi cerchiamo di decifrare. E ogni collisione, anche la più effimera, ci avvicina un po’ di più alla comprensione del tutto.

Il CERN ha trasformato il piombo in oro (ma per un istante)
15.343 visualizzazioni
Alcuni video presenti in questa sezione sono stati presi da internet, quindi valutati di pubblico dominio. Se i soggetti presenti in questi video o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, basterà fare richiesta di rimozione inviando una mail a: team_verticali@italiaonline.it. Provvederemo alla cancellazione del video nel minor tempo possibile.
Chiudi
Caricamento contenuti...