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CURIOSITÀ 03 GENNAIO 2024

La profezia sullo scisma e la fine della Chiesa è realtà?

Quello di Don Ramon Guidetti, parroco di San Ranieri a Guasticce, in provincia di Livorno, non è che l’ultimo attacco a Papa Francesco. È “un usurpatore” e “un massone”. In breve “non è il Papa, ma nessuno fa niente”. Le dure parole sono state pronunciate dal prete durante un’omelia a Capodanno e descrivono bene il clima pesante che si respira nella Chiesa Cattolica in questo periodo: lo scisma sarebbe dietro l’angolo secondo i più informati.

Da Oriente a Occidente, infatti, spuntano aspre critiche all’operato del pontefice. E molti presbiteri sarebbero pronti a lasciare il colletto bianco in aperta contrapposizione a Bergoglio, facendo realizzare antiche profezie sulla fine della religione più diffusa al mondo, quelle di Malachia, che profetizzò gli ultimi giorni della Chiesa.

Il parroco di Livorno che ha attaccato Papa Francesco

Don Ramon Guidetti non ha risparmiato aspre critiche a Papa Francesco dal pulpito della chiesa di San Ranieri a Guasticce. Il parroco del Livornese ha ricordato la morte di Joseph Ratzinger che secondo lui “non ha mai rinunciato al munus petrino” perché “sapeva cosa sarebbe successo”.

Vale la pena ricordare che Benedetto XVI, istituendo la figura del papa benemerito, ha rinunciato al proprio ministero ma non al munus, cioè alle funzioni di pontefice ma non al suo essere un pontefice. Questo non ha certo avuto nulla a che fare con il suo successore o cattivi presagi sulla fine della Chiesa, ma con il diritto canonico.

A ogni modo le parole contro Bergoglio pronunciate dal parroco sono valse a quest’ultimo una scomunica da parte di Monsignor Simone Giusti, vescovo di Livorno. Nel decreto si legge che “ha pubblicamente compiuto un atto di natura scismatica, rifiutando la sottomissione al Sommo Pontefice e la comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti”. Sospeso a divinis e rimosso dall’ufficio di parroco, Don Ramon non potrà più celebrare la messa. E potrebbe non rimanere solo.

Lo scisma imminente nella Chiesa tra India e Germania

Uno sparuto gruppo di ex preti italiani appartenenti al (non canonico) Sodalizio Sacerdotale Mariano ha mostrato solidarietà al parroco del Livornese. Ma oltre a loro ci sono altri ecclesiastici pronti a opporsi a Papa Francesco e causare un vero e proprio scisma all’interno della Chiesa Cattolica Romana. Su ben due fronti: uno indiano e uno tedesco.

La Chiesa siro-malabrese è sul piede di guerra dopo la riforma liturgica decisa dai vertici vaticani nel 2021. Ben 400 preti indiani potrebbero essere scomunicati perché si rifiutano di aderire alle disposizioni del Papa sulla direzione in cui celebrare la messa. Da secoli, anche all’interno delle schiere romane, ci sono due indirizzi: verso l’altare o verso i fedeli.

Con il Sinodo di tre anni fa si era optato per il compromesso, con metà messa in un verso e metà in un altro. Tuttavia 400 preti sono ancora irremovibili e in aria di scomunica. E se il Vaticano dovesse arrivare allo scontro, è possibile pensare che saranno in tanti ad aggiungersi, se non altro per appartenenza culturale e per preservare un rito che in realtà è ancora più antico di quello delle chiese occidentali. Ma lo scisma, dicevamo, potrebbe partire anche dal cuore dell’Europa, in Germania.

I vertici ecclesiali tedeschi hanno infatti iniziato il Cammino Sinodale in cui un consiglio composto anche da laici sta modellando la liturgia su posizioni ultra progressiste, riscrivendo il ruolo delle donne e aprendo alla possibilità del matrimonio celebrato in chiesa anche per le coppie dello stesso sesso. Nonostante le aperture del Vaticano, certi temi rimangono ancora un tabù tra le fila cattoliche, e Berlino sarebbe pronta a staccarsi definitivamente da Roma.

La profezia di Malachia su Papa Francesco e la fine della Chiesa

È arrivata dunque la fine della Chiesa Cattolica? Forse no, ma c’è chi è convinto del fatto che davanti a noi ci siano i segni della chiusura di un’epoca. E c’è chi invoca antiche profezie, come quelle di Malachia, per interpretare ciò che sta succedendo oggi a Papa Francesco.

L’arcivescovo di Armagh vissuto nel XII secolo, durante una visita a Roma, compose 112 brevi motti in latino che descriverebbero i papi dal 1143 a oggi. Il passaggio riguardante Bergoglio parla di un papato all’insegna dell’ultima persecuzione della Chiesa. Attaccato dall’interno e dall’esterno, il Vaticano crollerebbe su se stesso però con l’avvento del successore di Francesco.

Secondo la profezia di Malachia, infatti, arriverà Pietro Romano, che guiderà il gregge dei fedeli attraverso molte tribolazioni. Tra cui la distruzione di Roma, forse solo metaforica: la caduta della città dei sette colli potrebbe in realtà riferirsi alla Chiesa stessa, che potrebbe mettere fine alle sue tradizioni millenarie e cambiare forma e nome.

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