Bollo auto, quando non bisogna pagarlo: i 4 casi e le eccezioni

Alla ricerca delle casistiche di esenzione del bollo auto previste dalla normativa, tra differenze regionali e motivazioni che portano alla cancellazione

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Fabio Lepre

giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Il bollo auto è una tassa automobilistica obbligatoria per i proprietari di veicoli immatricolati in Italia. Ci sono però esistono alcune categorie di auto che godono di esenzione, sia permanente sia temporanea. Noto anche come tassa automobilistica, è un tributo locale che va pagato annualmente dai proprietari di veicoli. Questa tassa è destinata alle Regioni e le modalità di pagamento possono variare. Il bollo auto va pagato indipendentemente dall’utilizzo del veicolo ed è calcolato in base alla potenza del motore e alle emissioni inquinanti del veicolo.

Chi deve pagare il bollo auto

Il bollo auto è una tassa automobilistica gestita dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, con l’eccezione del Friuli Venezia Giulia e della Sardegna, dove la gestione è affidata all’Agenzia delle entrate. Ma cosa significa realmente pagare il bollo auto?

Il bollo auto è un’imposta di proprietà che grava su tutti i veicoli iscritti al PRA. La validità è annuale, con scadenze che variano in base al mese di immatricolazione del veicolo. Il pagamento deve essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza del bollo precedente. Ad esempio, se il bollo scade a marzo, il pagamento deve essere effettuato entro il 30 aprile. È possibile pagare online o presso i punti autorizzati, come tabaccherie, uffici postali e sportelli bancari.

Tutti i proprietari di veicoli iscritti al PRA sono tenuti a pagare il bollo auto. Dal primo gennaio 2020, l’obbligo di pagamento è esteso anche agli utilizzatori di veicoli noleggiati a lungo termine senza conducente. Questo cambiamento normativo è stato introdotto per assicurare che anche chi usufruisce di un veicolo per periodi prolungati contribuisca al pagamento della tassa.

I 4 casi in cui il bollo auto non va pagato

La normativa nazionale e regionale prevede diverse casistiche di esenzione dal pagamento del bollo auto. Dipendono principalmente dalle condizioni fisiche del proprietario o dell’utilizzatore del veicolo, dai requisiti anagrafici e dalle caratteristiche tecniche del mezzo.

La legge 104 del 1992 prevede esenzioni dal bollo auto per i veicoli utilizzati da persone con disabilità. L’esenzione è valida per veicoli intestati a persone con gravi limitazioni nella capacità di deambulazione o affette da pluriamputazioni, nonché per coloro che necessitano di un adattamento specifico del veicolo per la guida.

I veicoli considerati storici, ovvero quelli con oltre 30 anni di età, sono esonerati dal pagamento del bollo auto. Alcune Regioni estendono agevolazioni anche ai veicoli con più di 20 anni, a condizione che siano iscritti ai registri storici riconosciuti. Questi veicoli devono essere destinati a uso non commerciale e non possono essere utilizzati quotidianamente.

Le auto elettriche beneficiano di esenzioni temporanee dal bollo auto, solitamente per i primi cinque anni dall’immatricolazione. Questa misura è adottata per incentivare l’adozione di veicoli a zero emissioni, promuovendo una mobilità più sostenibile.

Il bollo auto è soggetto a prescrizione, che avviene dopo tre anni dalla scadenza del termine di pagamento. La prescrizione non è automatica e può essere interrotta da atti notificati dall’Agenzia delle entrate o dall’ente riscossore.

Bollo auto e legge 104

L’esenzione dal bollo auto per i portatori di handicap è valida sia quando il veicolo è intestato direttamente alla persona disabile, sia quando questa è fiscalmente a carico del proprietario del veicolo. L’esenzione copre i veicoli che rispettano limiti di cilindrata: fino a 2000 cc per le auto a benzina, 2800 cc per le auto diesel e una potenza non superiore a 150 kW per le auto elettriche. L’agevolazione si applica a un solo veicolo per persona disabile, anche se questa possiede più mezzi.

Per beneficiare dell’esenzione bisogna presentare una richiesta ufficiale solo per il primo anno, salvo diversa indicazione. La domanda deve essere corredata dalla documentazione che attesti la disabilità e va presentata entro 90 giorni dalla scadenza dei termini di pagamento del bollo auto. In caso di cambiamenti nelle condizioni che danno diritto all’esenzione, il beneficiario deve comunicare queste variazioni all’ufficio competente. Le categorie di disabili che possono beneficiare dell’esenzione dal bollo auto sono:

  • soggetti non vedenti o sordi;
  • persone con disabilità psichica o mentale titolari di indennità di accompagnamento;
  • soggetti con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni;
  • persone con ridotte o impedite capacità motorie.

Le agevolazioni sono valide solo se il veicolo è utilizzato solo o prevalentemente a beneficio della persona disabile.

L’esenzione spetta anche ai familiari che hanno il disabile fiscalmente a carico, a condizione che il reddito annuo del disabile non superi i 2.840,51 euro, o 4.000 euro per i figli fino a 24 anni. In questi casi, oltre ai documenti standard, è necessario presentare la documentazione che attesti la situazione economica del disabile.

Se l’intestatario del veicolo è un familiare del disabile, devono essere allegati anche i documenti che provano questa relazione economica. Questa condizione è applicabile solo ai genitori, al coniuge e ai parenti o affini entro il secondo grado.

Il caso delle auto storiche

Per i veicoli ultratrentennali, l’esenzione dal bollo auto è totale, ma è obbligatorio versare una tassa di circolazione se l’auto viene utilizzata. Anche in questo caso l’importo non è uniforme in tutto il territorio nazionale, ma varia da Regione a Regione. Ogni amministrazione regionale ha la facoltà di stabilire autonomamente l’ammontare della tassa, che può quindi differire da una parte all’altra del Paese.

La cancellazione del bollo auto per i veicoli elettrici

I veicoli elettrici beneficiano di esenzioni dal bollo auto, che possono essere permanenti o temporanee, a seconda della Regione. Alcune amministrazioni regionali offrono un’esenzione completa e duratura, mentre altre applicano l’agevolazione solo per i primi anni dall’immatricolazione del veicolo. Per i veicoli ibridi, le agevolazioni sono meno uniformi e più variabili. In alcune Regioni i proprietari di auto ibride possono usufruire di esenzioni parziali o totali, ma la durata e l’entità del beneficio dipendono dalle specifiche disposizioni locali.

Dato che le esenzioni dal bollo auto per veicoli elettrici e ibridi sono determinate dalle singole Regioni bisogna consultare periodicamente il sito ufficiale della propria Regione.

Quando il bollo auto va in prescrizione

Le tempistiche sono fondamentali per comprendere sia il termine entro cui attendere la notifica di pagamento del bollo auto sia per sapere quando è possibile presentare un eventuale ricorso. L’Agenzia delle entrate, per conto della Regione in cui il veicolo è stato immatricolato, ha tre anni di tempo per richiedere il versamento dell’imposta.

Se la richiesta di pagamento viene notificata oltre il termine di tre anni, il proprietario del veicolo ha il diritto di presentare ricorso. L’annullamento per prescrizione non è automatico: spetta al proprietario dell’auto dimostrare che la richiesta è pervenuta oltre i tempi consentiti. Questo può accadere per errori nel calcolo delle tempistiche da parte della Regione o del fisco, o per invio di una cartella di pagamento nonostante l’imposta sia stata già versata.

I casi particolari di esenzione del bollo auto

I veicoli appartenenti alle organizzazioni di volontariato sono esentati dal pagamento del bollo auto. Questo riconoscimento mira a sostenere le attività di volontariato e di supporto alla comunità svolte da queste organizzazioni. Le autoambulanze e i veicoli utilizzati per finalità di soccorso sanitario sono quindi esenti dal bollo auto. Questa esenzione si applica ai mezzi impiegati da enti e associazioni che forniscono servizi di emergenza sanitaria.

I veicoli adibiti al servizio di estinzione degli incendi, come quelli utilizzati dai vigili del fuoco, sono esentati dal pagamento del bollo auto. Questa agevolazione supporta le operazioni di prevenzione e intervento in caso di incendi. Anche i mezzi appartenenti alle Organizzazioni non governative possono beneficiare dell’esenzione dal bollo auto. Questo incentivo aiuta le Ong a destinare più risorse alle loro attività umanitarie e di sviluppo.

Infine, è possibile richiedere la sospensione temporanea del bollo auto se il veicolo viene esportato temporaneamente fuori dall’Unione europea per un periodo non inferiore a 12 mesi. Questa esenzione è utile per chi utilizza il veicolo in paesi extra-Ue per periodi prolungati. I veicoli in attesa di rivendita tramite concessionari autorizzati possono essere esentati dal pagamento del bollo auto. Questa misura favorisce il commercio e la gestione delle flotte di veicoli usati.