Come è stato ritrovato il bambino scomparso a Ventimiglia, l'importanza dello psicologo Roberto Ravera
Il ritrovamento del bambino di 5 anni scomparso a Ventimiglia è stato possibile anche grazie al lavoro di uno psicologo "esperto in autismo infantile"
Per il ritrovamento di A., il bambino scomparso a Ventimiglia, è stato determinante il contributo dello psicologo Roberto Ravera. Il piccolo, ricordiamo, è autistico e per questo il professionista che ha partecipato alle ricerche ha saputo indirizzare i soccorritori verso il luogo in cui si sarebbe potuto rifugiare. A., infatti, è stato ritrovato vivo e riparato lontano da rumori che avrebbero potuto spaventarlo.
Come è stato ritrovato il bambino
Il Messaggero riporta che A., il bambino di 5 anni scomparso a Ventimiglia, è stato ritrovato anche grazie al consulto dello psicologo Roberto Ravera.
Secondo Ravera A. avrebbe potuto trovare riparo in un cunicolo o in altro luogo lontano da rumori che avrebbero potuto rappresentare per lui un motivo di paura.
IPA
Durante una conferenza stampa tenutasi domenica 13 luglio il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, ha dichiarato alla stampa che infatti il bambino è stato ritrovato da tre uomini della Protezione Civile in uno dei cunicoli in cui le autorità avevano disposto le ispezioni.
Ora il piccolo sta bene. Secondo Fanpage una nota della Asl riporta: “A un primo esame medico il bimbo è in buone condizioni“.
L’importanza dello psicologo
Come anticipato, domenica 13 luglio il prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo ha tenuto una conferenza stampa per condividere con giornalisti e giornaliste le fasi delle ricerche che hanno portato al ritrovamento del piccolo A..
Romeo ha riferito che il dottor Ravera “è anche esperto di autismo infantile” e agli uomini impegnati nelle ricerche “ha consigliato due cose: evitare i rumori e limitare l’attività di ricerca in quei luoghi tipo cunicoli o piccole aperture”.
Mentre l’intera area veniva battuta palmo a palmo – la frazione Latte di Ventimiglia – è stata trasmessa la voce della mamma e del papà per rassicurare il piccolo.
Il ritrovamento a Ventimiglia
Di A. si erano perse le tracce da venerdì 11 luglio mentre si trovava con la famiglia nel camping Por la Mar di Latte, a pochi chilometri dal confine di Stato. A far scattare l’allarme era stato un testimone che agli inquirenti aveva raccontato di averlo aiutato ad attraversare la strada dopo averlo sentito gridare: “Papà! Papà!” per poi accompagnarlo ad un bivio. Lo stesso si sarebbe contraddetto dicendo, in una prima versione, di averlo accompagnato a piedi e poi, in una seconda versione, di averlo accompagnato in auto.
Domenica 13 luglio la svolta: tre volontari della Protezione Civile, Dario Mattiauda, Edoardo Campione e Matteo Trecci lo hanno ritrovato. Ad averlo notato per primo è stato Mattiauda, che si sarebbe accorto di lui dal movimento di un braccio.
