Donna precipita da una palazzina a Roma e finisce in coma, i sospetti sul marito: "Litigavano spesso"
Una donna di 45 anni è in gravi condizioni dopo essere precipitata dal secondo piano di una palazzina a Roma. I sospetti sul marito e le indagini
Una donna di 45 anni è precipitata dal secondo piano di una palazzina a Roma. Le sue condizioni sono gravi. I fatti sono avvenuti in via Bruno Serotini, nel quartiere Giustiniana, durante la notte. Secondo le prime indiscrezioni raccolte dalla stampa, i vicini avrebbero raccontato che spesso la donna litigava con il marito. È stato proprio l’uomo a chiamare i soccorsi. Per il momento non ci sono indagati, ma gli inquirenti hanno sequestrato il cellulare della donna.
- Donna precipita da una palazzina a Roma
- I sospetti sul marito
- Una testimone: "Pensavo a un'esplosione"
- Le indagini
Donna precipita da una palazzina a Roma
Le informazioni sono ancora in divenire. Intorno all’una della notte tra domenica 13 e lunedì 14 luglio a Roma, in via Bruno Serotini, una donna di 45 anni è precipitata dal secondo piano di una palazzina. Lo riporta il Messaggero.
A dare l’allarme è stato il marito della donna, ma le chiamate sarebbero partite anche dal fratello della stessa e da altri condomini, residenti al primo piano dell’edificio, svegliati dal tonfo.
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La donna è precipitata sul giardino degli inquilini che vivono al piano terra. Alcuni residenti, ascoltati dai poliziotti, hanno parlato di “una scena orribile”. La donna giaceva in una pozza di sangue.
Il primo a soccorrerla sarebbe stato il fratello, che abita nell’appartamento di fianco. Gli operatori del 118 intervenuti dopo la chiamata hanno constatato la gravità delle condizioni cliniche della 45enne e l’hanno trasportata d’urgenza al Policlinico Gemelli.
I sospetti sul marito
Sempre secondo Il Messaggero, all’arrivo della polizia di Stato il marito della 45enne si sarebbe presentato in uno stato di forte alterazione. Non è dato sapere se ciò fosse dovuto allo choc per quanto accaduto alla moglie o all’assunzione di sostanze alcoliche.
Alcuni residenti hanno riferito al quotidiano di via del Tritone che moglie e marito “discutevano spesso per varie questioni”. Inoltre “non riuscivano ad avere figli e questo aveva mandato in crisi il loro rapporto”. Qualcun altro parla di tensioni legate a “questioni lavorative”. Secondo altre indiscrezioni l’uomo non sarebbe stato in grado di spiegare cosa sia successo prima che la moglie precipitasse dal balcone.
Una testimone: “Pensavo a un’esplosione”
Drammatico è il racconto di una vicina, anche lei svegliata dal forte rumore provocato dalla caduta. “Pensavo a una esplosione“, racconta, “ma quando mi sono affacciata ho visto questa donna vestita e insanguinata. È stato tremendo“.
A La Giustiniana non si parla d’altro. Un altro dettaglio arriva da un’altra residente, sconvolta come tutte le persone che hanno potuto sentire quel rumore sordo: “Il colpo è stato molto forte: è caduta direttamente sulla pavimentazione dell’ingresso, senza che qualche pianta potesse attutire la botta”.
Le indagini
Per il momento il pm ritiene che non ci siano elementi necessari per iscrivere il nome del marito nel registro degli indagati. La polizia, intanto, ha sequestrato il cellulare della 45enne.
Sul dispositivo, infatti, potrebbero essere presenti tracce utili per ricostruire gli istanti precedenti alla caduta della donna dal secondo piano.
Un caso analogo sta occupando gli spazi della cronaca nera: Aurora Maniscalco, ex hostess di 24 anni, è morta dopo essere precipitata dal suo appartamento a Vienna. In quel momento era in casa con il fidanzato, ora indagato per istigazione al suicidio.
