Le 3 telefonate di Andrea Sempio ai Poggi dopo la partenza di Marco, perché sarebbero "sospette"

Dubbi sull’alibi di Sempio sulle tre chiamate ai Poggi dopo la partenza di Marco. Ci sarebbero incongruenze con le dichiarazioni

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I vecchi dubbi su Andrea Sempio tornano a essere indagati, come le tre telefonate a casa dei Poggi dopo la partenza dell’amico Marco, il fratello della vittima. Secondo gli inquirenti è strano che Marco non avesse detto all’amico della vacanza, ma Sempio ha una risposta.

Le tre telefonate

Si indaga molto sul telefono di Andrea Sempio, tra le chiamate prima dell’omicidio e quelle avvenute il giorno stesso. Infatti, il telefono dell’indagato è stato molto attivo in quelle ore.

Già nel 2020 gli investigatori avevano riesaminato il capitolo delle chiamate di Andrea Sempio. Nel fascicolo veniva registrata una telefonata a casa dei Poggi verso le ore 01:05 del 4 agosto. Si trattava di routine: ogni volta che Andrea e Marco uscivano insieme, Marco utilizzava il telefono dell’amico per avvertire i genitori su quando stava per rientrare.

Perquisizione a casa di Andrea SempioFonte foto: ANSA
In foto i momenti della perquisizione a casa di Andrea Sempio

Si tratta di appena una settimana prima dell’omicidio e del giorno prima della partenza di Marco Poggi in vacanza con i genitori. Per questo, secondo gli inquirenti, è strano che Andrea Sempio non fosse a conoscenza dei piani di partenza dell’amico. Provare questo passaggio è fondamentale, perché renderebbe le dichiarazioni dell’epocadi Sempio false.

La risposta di Sempio

Andrea Sempio aveva infatti dichiarato che le tre telefonate ricevute dal telefono della villetta dei Poggi le aveva sì fatte lui, ma per chiedere di Marco, il suo amico. Se fosse però stato a conoscenza della partenza, le chiamate all’abitazione potrebbero aver avuto un altro scopo. Questa è l’ipotesi.

Un’altra possibile spiegazione data da Sempio fu quella di aver chiamato per sbaglio la villetta, volendo invece contattare l’amico Marco. Nei verbali però aveva dichiarato di aver tentato in più occasioni di contattare l’amico sul cellulare, ma in montagna non c’era quasi mai campo. Secondo i carabinieri, quindi, aveva ammesso di sapere che Marco non si trovava a Garlasco, ma in montagna, a differenza di quanto sostenuto in precedenza.

Strano inoltre che solo Marco non ricevesse le telefonate, visto che invece i genitori (con lo stesso operatore telefonico) non aveva avuto problemi in tal senso.

Le chiamate sospette

Quindi, perché chiamare l’abitazione dei Poggi? Su questa domanda si fondono parte dei dubbi sull’alibi di Andrea, insieme ai tabulati telefonici che lo vedono coinvolto in un intenso scambio di telefonate e messaggi con due suoi amici proprio nel giorno e nell’ora dell’omicidio. L’altro grande dubbio è quello sul biglietto del parcheggio.

Sono questi i dubbi sui quali si tornerà il 20 maggio a discutere. I carabinieri ascolteranno sia Marco Poggi (a Venezia), fratello di Chiara, sia Andrea Sempio e Alberto Stasi (a Pavia). L’interrogatorio di questi ultimi due sarà in contemporanea, forse proprio per far entrare in contraddizione le dichiarazioni dell’uno e dell’altro e sciogliere alcuni dei dubbi che oggi sembrano rimettere totalmente in discussione la verità di Garlasco.

andrea-sempio-marco-poggi-1 Fonte foto: ANSA