Morte Liliana Resinovich, il figlio mai nato, i 100mila euro in banca e tutti gli altri misteri del caso

Ci sono diversi punti ancora da chiarire sul caso di Liliana Resinovich e in particolare sul suo rapporto con il marito e con Claudio Sterpin

Pubblicato:

Il corpo di Liliana Resinovich, ex dipendente regionale, è stato trovato il 5 gennaio 2022, nel bosco dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste. La donna era scomparsa da casa dal 14 dicembre 2021. Viveva con il marito Sebastiano Visintin e aveva un amico speciale, Claudio Sterpin. Sul caso sono ancora tanti i misteri da svelare a partire dai soldi sul conto in banca e sul rapporto della donna con il marito e con Sterpin.

La notizia della morte di Liliana Resinovich

Il 5 gennaio 2022 il corpo di una donna esile, rannicchiata in posizione fetale, avvolta in due sacchi della spazzatura con altrettanti sacchetti serrati attorno al collo viene trovato davanti all’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni.

In quel momento Sebastiano Visintin ha il telefono silenziato perché è davanti a una troupe televisiva. Parla con i giornalisti prima di andare al boschetto.

Sebastiano Visintin, marito di Liliana ResinovichANSA

Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich

Sebastiano Visintin è un fotoreporter in pensione che arrotonda facendo l’arrotino. Qualche settimana prima, nel caso Resinovich, era entrato in scena Claudio Sterpin, un amico di Liliana di vent’anni più grande di lei-

Il rapporto di Liliana con Visintin e Sterpin

Come riporta il Corriere della Sera, Claudio Sterpin è chiamato “l’etiope di Trieste” ed è un marciatore pluripremiato che quarant’anni prima aveva intrecciato una relazione d’amore con Lilly.

Il legame si era interrotto all’apparire di Sebastiano Visintin. Liliana riallaccia una relazione con Sterpin solo molti anni dopo, andando ogni martedì a stirargli le camice.

Claudio afferma che Resinovich volesse lasciare il marito per rifarsi una vita con lui.

L’ipotesi di suicidio

Sul caso ci sono poche certezze. Una è che alle 8.22 del 14 dicembre 2021, Lilly ha telefonato a Sterpin per dirgli che sarebbe arrivata in ritardo perché doveva passare al negozio WindTre.

Eppure la donna aveva lasciato a casa i suoi due cellulari e il borsellino e la verduraia l’aveva vista passare davanti al negozio tra le 8.15 e le 8.30.

Sebastiano Visintin era uscito di casa alle 7.45, aveva fatto consegne e alle 12 era andato in bici a provare la fotocamera GoPro.

Intanto la Tac e l’autopsia non escludono il suicidio della donna.

Sul cordino che stringeva i due sacchetti attorno al collo di Lilly ci sono tracce di Dna della vittima. Secondo la Procura, Liliana si sarebbe suicidata e sarebbe morta poco prima del ritrovamento.

Il conto in banca di Liliana

Il fratello della donna, Sergio, si oppone all’ipotesi del suicidio e sostiene che Liliana sia stata uccisa per un motivo economico.

L’uomo presenta alla Procura una memoria in cui fa il nome dell’assassino che sarebbe un parente. A quanto pare Liliana Resinovich avrebbe un conto con oltre 100 mila euro.

Le voci sul figlio mai nato

Un anno dopo il ritrovamento del corpo di Resinovich, la Procura chiede di archiviare il caso. Intanto, in un’intercettazione ambientale, Sebastiano parla al telefono con un amico e gli racconta di aver accompagnato Lilly ad abortire un figlio non suo nel 1991.

Il marito di Resinovich azzarda anche l’ipotesi che fosse di Sterpin, ma per i giudici si tratta di un pettegolezzo. In ogni caso il cadavere viene riesumato.

La nuova autopsia ribalta tutto. Liliana Resinovich è morta tra le 9 e le 12 del giorno in cui è scomparsa, quindi il 14 dicembre. È stata uccisa e il corpo non è mai stato spostato da dove è stato trovato.

La donna sarebbe stata strangolata con una mossa da dietro le spalle. Nella seconda autopsia c’è una frattura alla lamina della seconda vertebra toracica che non era stata trovata in precedenza.

Qualche giorno dopo, però, si presenta in Procura il tecnico che aveva preparato il cadavere di Lilly per la prima autopsia rivelando di avere il timore di averla rotta lui quella vertebra.

In ogni caso Visintin viene iscritto nel registro degli indagati.

Le rivelazioni della cugina di Liliana Resinovich

Per la Procura, ancora oggi, la chiave per risolvere il mistero sulla morte di Liliana Resinovich risiede proprio nei rapporti della vittima col marito.

Intanto, recentemente a Chi l’ha visto, la cugina della donna, Silvia Radin, ha parlato di una strana coperta marrone che Sebastiano Visintin avrebbe gettato perché venisse messa insieme al feretro e che poi aveva sistemato vicino alla testa della salma.

Radin ha anche detto che Lilly avrebbe avuto paura del marito e si sarebbe sentita controllata da lui azzardando un “forse sapeva qualcosa che non doveva uscire”.

I soldi in contanti in casa di Visintin

Tra i misteri ci sono anche le somme in contanti trovate a casa di Sebastiano Visintin.

Circa 20 mila euro, più altre somme di denaro che Visintin avrebbe distribuito tra parenti oltre ai 26 mila euro spesi in un ristorante e di cui non è chiara la provenienza.

Una coppia di amici ha poi messo a verbale che il marito di Lilly aveva provato ad affidare loro una somma consistente di contanti dopo la scomparsa della donna.

Infine, da una prima perquisizione, nessun oggetto compatibile con i cordini trovati nel luogo in cui è stato rinvenuto il cadavere, era stato trovato nell’abitazione di Visintin e lo stesso Visintin aveva negato che in casa ci fossero cordini, mentre alcuni giorni dopo fili intrecciati di canapa erano spuntati misteriosamente da un cassetto.

I misteri sul caso Liliana Resinovich ANSA