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CONSIGLI 27 AGOSTO 2023

Perché dovresti smettere di utilizzare le cannucce di carta

La plastica – o, meglio, il suo uso e il suo smaltimento impropri – ha contribuito all’inquinamento del pianeta. Ecco perché, rispettando le nuove normative a livello comunitario e nazionale, bar, ristoranti ed esercizi commerciali in genere l’hanno sostituita con prodotti di carta, biodegradabili e più facilmente riciclabili.

Tuttavia, recenti studi hanno dimostrato come anche alcune cannucce di carta (non tutte per fortuna) siano tossiche e contribuiscano all’inquinamento. Come sempre, dunque, qualsiasi strumento va usato nel giusto modo e seguendo delle semplici regole che ci aiutano a mantenere sana e pulita la Terra.

Lo studio su tazze e cannucce di carta: sono tossiche

Nonostante in teoria siano tutte ‘amiche’ dell’ambiente, perché facilmente smaltibili e naturali, secondo un recente studio scientifico, alcune cannucce e tazze di carta e bambù contengono tracce di sostanze per- e polifluoroalchiliche (conosciute anche come Pfas).

Si tratta di elementi chimici usati per rendere resistenti ad acqua, calore e macchie i prodotti di uso quotidiano. Questo piccolo dettaglio, tuttavia, li renderebbe non più così sicuri per il pianeta e per la salute. A dirlo sono i ricercatori dell’Università di Anversa, autori del nuovo studio.

Secondo i dati della ricerca, 27 marche di cannucce su 39 conterrebbero tracce di Pfas. Si tratta di una particolarità che interessa soprattutto le cannucce di carta, ma non hanno passato il test a pieni voti nemmeno quelle di bambù, plastica e vetro. Quelle più “pulite” sembrerebbero le cannucce di metallo.

Un altro studio di un gruppo di scienziati dell’Università di Gothenburg, in Svezia, invece, ha rivelato come questo sia un problema che tocca anche le tazzine di carta. Il PLA, infatti, è un tipo di bioplastica che le riveste e, nonostante provenga da fonti rinnovabili e biodegradabili, sarebbe comunque nocivo.

“Le bioplastiche non si degradano efficacemente quando finiscono nell’ambiente, nell’acqua. Potrebbe esserci il rischio che la plastica rimanga in natura e che le microplastiche vengano ingerite dagli animali e dagli esseri umani, proprio come avviene con le altre plastiche”, fanno sapere gli esperti.

I consigli per evitare la plastica e le alternative inquinanti

Anche se una parte delle cannucce carta si sono rilevate tossiche, non vuol dire che l’inquinamento da plastica non sia da evitare sopra ogni cosa. Sugli effetti nocivi di questo materiale ormai si è certi da troppo tempo e senza possibilità di appello. Per uscire dall’impasse, è sufficiente guardare le etichette delle marche che vogliamo acquistare o usare quelle di metallo.

Lo stesso vale per le posate, i piatti, le borracce, i contenitori per conservare gli alimenti e quelli per cucinarli. Meglio usare quelli di metallo, ceramica, porcellana, vetro e qualsiasi materiale riutilizzabile.

Attenzione anche ai detersivi che si usano per i piatti e per il bucato, e ai dentifrici: accertiamoci che la loro composizione sia amica dell’ambiente. Ormai ne esistono di diversi tipi, anche alla spina per risparmiare sul contenitore e usarne uno eco-friendly.

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