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CURIOSITÀ 03 DICEMBRE 2023

Tempesta solare record, poi l'aurora boreale: cosa sta succedendo

Il 1° dicembre 2023 la Terra è stata colpita dalla cosiddetta tempesta cannibale. Si tratta di una tempesta geomagnetica classificata come “forte” (classe G3, in una scala compresa tra G1 e G5) dallo Space Weather Prediction Center (SWPC) del NOAA, l’agenzia americana per il clima.

Aumentano le aurore boreali con la tempesta solare record

La NASA ha ribattezzato questa tempesta cannibale “cannibale” in quanto è il risultato di una espulsione di particelle cariche a forte energia dall’alta atmosfera del Sole, avvenuta il 29 novembre 2023. Quest’ultima ha inglobato tre distinte emissioni solari risalenti al giorno precedente. Tale fusione si è diretta verso il nostro pianeta e ha costretto lo SWPC a innalzare l’intensità della tempesta solare da “moderata” a “forte”.

La conseguenza visibile di questo evento cosmico sono state le intense aurore boreali visibili nei punti del pianeta non illuminati dal Sole e ad alte latitudini, dove si è assistito allo spettacolo del cielo verde. Invece, alle nostre latitudini e sempre nelle zone notturne, sono state avvistate aurore rosse (con cui l’Italia ha famigliarizzato nel settembre 2023) e archi aurorali (anch’essi visti in Italia per l’ultima volta nel novembre 2023).

Tempesta solare cannibale sulla Terra: di cosa si tratta

Come abbiamo visto, il fenomeno della tempesta solare cannibale si presenta in caso di espulsioni di massa coronale multiple, ravvicinate nel tempo e dirette nella stessa direzione. Se l’ultima espulsione è più veloce delle precedenti può raggiungerle e fondersi con esse, inglobandole. Una tempesta di questo tipo diventa più intensa e più imprevedibile, semplicemente perché la quantità di particelle cariche che arrivano sulla Terra diventa maggiore.

Durante questi processi il Sole emette enormi quantità di energia, comprese particelle cariche e radiazioni. Gli effetti di una tempesta solare sulla Terra possono variare e possono includere aurore boreali, interferenze nelle comunicazioni e problemi ai satelliti. Questi ultimi, infatti, possono essere danneggiati dalle particelle cariche, le quali spesso finiscono per compromettere il funzionamento di tali satelliti.

Altri rischi connessi a una tempesta solare sono i voli polari, con le compagnie aeree che spesso modificano le loro rotte per evitare problemi legati alla navigazioni. In alcuni casi estremi, anche le reti elettriche possono far registrare qualche malfunzionamento, soprattutto in regioni vicine ai poli magnetici.

Tuttavia, è importante notare che la maggior parte delle tempeste solari non rappresenta un pericolo diretto per la salute umana.

Dopo la tempesta solare sono aumentate le aurore boreali

Le aurore boreali sono causate dall’interazione tra particelle cariche provenienti dal vento solare e la magnetosfera della Terra. Quando si verifica una tempesta solare, il Sole emette una grande quantità di particelle cariche, principalmente elettroni e protoni.

Quando queste particelle interagiscono con il campo magnetico terrestre, vengono canalizzate verso le regioni polari. Lì, le particelle cariche collidono con gli atomi e le molecole dell’atmosfera, causando l’illuminazione tipica delle aurore.

Le particelle cariche ionizzano gli atomi nell’atmosfera superiore e, quando gli elettroni ritornano ai loro stati normali, rilasciano energia sotto forma di luce visibile. È questo il suggestivo fenomeno responsabile della bellezza e della spettacolarità delle aurore boreali nei cieli notturni delle regioni polari.

Quindi, dopo una tempesta solare, c’è un aumento delle particelle cariche che interagiscono con l’atmosfera terrestre. Più intesa è la tempesta, maggiore è il numero di particelle che giunge fino a noi e maggiormente visibili saranno anche le aurore boreali, talvolta anche a latitudini più basse del normale.

Che cos’è l’aurora boreale e come vederla nel 2024

L’Aurora Boreale è una esperienza mozzafiato, da provare almeno una volta nella vita. L’incantevole danza di luci colorate nei cieli notturni è qualcosa di indimenticabile, a detta di chi ha avuto il privilegio di poter assistere a questo spettacolo.

Il colore delle aurore boreali dipende principalmente dai tipi di gas atmosferici con cui le particelle cariche del vento solare interagiscono. La colorazione più comune è quella verde, che si verifica quando gli elettroni collidono con gli atomi di ossigeno dell’atmosfera a quote comprese tra i 100 e i 300 chilometri.

I colori rosso e rosa sono invece associati all’interazione con l’ossigeno ad altitudini superiori, oltre i 300 chilometri. La colorazione diviene viola o blu quando gli elettroni interagiscono con l’azoto presente in atmosfera. Infine, le aurore boreali bianche dipendono dalla combinazione di gas differenti che emettono luce simultaneamente.

L’intesa attività solare cui stiamo assistendo in questi anni, porta alla formazione di aurore boreali sempre più intense, frequenti e vibranti. Per non perdere questo magnifico spettacolo nel corso del 2024, tra le migliori destinazioni annoveriamo il nord della Scandinavia: Svezia, Finlandia e Norvegia, soprattutto nelle regioni della Lapponia.

Non si può non citare l’Islanda, dove le aurore boreali sono un fenomeno ammirabile con grande frequenza. Degne di nota sono anche le isole Shetland in Scozia. Più difficili da raggiungere, ma con aurore boreali che promettono di lasciare a bocca aperta, sono Canada, Alaska e Groenlandia.

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