Il nome di Danilo Bertazzi è sicuramente meno conosciuto di quello del suo alter ego, il personaggio Tonio Cartonio, folletto della Melevisione che intratteneva i bambini di Città Laggiù. Se questi termini non vi sono familiari, probabilmente avete più di 35 anni. Le generazioni nate a cavallo tra gli anni ’90 e il 2010 ricordano bene questo gioiellino televisivo, uno dei prodotti Rai meglio riusciti, pensato da una squadra eccezionale che riusciva a parlare di grandi temi ai più piccoli, con semplicità ed eleganza.
Ma proprio il protagonista indiscusso delle prime stagioni del programma è entrato nell’immaginario comune per una storia oscura, legata alla droga e a una morte violenta, e a un episodio che ha segnato le giovani menti dell’epoca: l’interruzione della Melevisione per l’edizione speciale del telegiornale in seguito agli attentati alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Ma cosa c’è di vero sulla scomparsa di Tonio Cartonio? E cosa è rimasto di quel giorno tragico a distanza di oltre 10 anni?
Perché Danilo Bertazzi ha lasciato la Melevisione
Partiamo da dire che Danilo Bertazzi, classe 1960, non è morto di overdose. L’attore ha prestato il volto a Tonio Cartonio per 5 anni dal 1999 al 2004, ogni giorno, nella fascia pomeridiana di Rai 3. In seguito è stato sostituito da Milo Cotogno, l’alias del collega Lorenzo Branchetti. Il cambiamento ha generato, nell’epoca pre-social, una serie di pettegolezzi molto pesanti sul conto del conduttore.
In un primo momento si è infatti diffusa la voce di una morte per overdose in seguito all’abuso di cocaina o, in base alla versione della storia, di una potente droga di nuova generazione. Niente di più falso: il volto della tv per bambini e ragazzi ha dovuto prendere una pausa dalle scene da una parte a causa di problemi di salute e dall’altra per smarcarsi da un ruolo che stava diventando scomodo.
Lo ha raccontato Danilo Bertazzi stesso, vivo e vegeto, sul proprio profilo di TikTok, subito preso d’assalto dai fan di vecchia data, ormai diventati adulti, che lo ricordano sempre con grande affetto. L’attore è presente sui social già da parecchi anni, ma non aveva mai raccontato tutta la verità sull’addio al Fantabosco, la location in cui sorgeva il chiosco di Tonio Cartonio, che dissetava le creature delle fiabe e offriva loro il suo sostegno.
Il racconto della malattia di Danilo Bertazzi e l’addio a Tonio Cartonio
L’attore ha spiegato ai suoi tanti fan di sentirsi in colpa per aver lasciato la Melevisione senza preavviso. In quegli anni subì il suo primo intervento al cuore, un’esperienza che cambiò radicalmente il suo modo di vedere le cose e di vivere il lavoro. Durante la degenza ospedaliera venne sostituito da Nina Corteccia, interpretata da Marina Rocco.
Una volta dimesso, fece il suo ritorno nella trasmissione con una storyline, quella di una misteriosa malattia nel Fantabosco, che gli permise di rimanere allettato e nascondere le cannule per le flebo a cui doveva sottoporsi quotidianamente. Era mosso dalla paura di poter essere rimpiazzato e di perdere quel ruolo che gli aveva dato tante soddisfazioni e aveva segnato nuovi record di ascolti per la tv dei più piccoli.
Ma non furono solo i problemi di salute ad allontanarlo dalla Melevisione. “Stavo perdendo Danilo”, ha spiegato ai suoi fan su TikTok: nessuno lo chiamava più per nome e ormai il personaggio di Tonio Cartonio stava diventando ingombrante. Lasciare quel ruolo era la cosa giusta da fare nonostante non ci fosse un’opzione diversa all’orizzonte: ci vollero ben due anni per il ritorno dell’attore in tv, con un altro contenitore per ragazzi, Trebisonda.
Attentato alle Torri Gemelle: l’edizione speciale del Tg
L’addio di Tonio Cartonio fu graduale: gli autori prepararono una trama che portò il folletto alla decisione di lasciare il Fantabosco per cercare la sua fortuna a Città Laggiù. Il suo chiosco cambio proprietario con l’arrivo di Milo Cotogno, interpretato da Lorenzo Branchetti, che tenne le redini della Melevisione fino al 2015, anno in cui la trasmissione finì dopo il trasferimento per le ultime 5 stagioni sull’emittente Rai Yo Yo.
La puntata dei saluti di Tonio Cartonio è ancora oggi uno dei “traumi televisivi” più grandi dei nati negli anni ’90, ricordato come la fine di un’era. Ma c’è un altro episodio della Melevisione ricordato spesso sulle pagine di meme e sui social: quello andato in onda l’11 settembre 2001.
Le avventure del Fantabosco furono interrotte bruscamente dall’edizione speciale del Tg 3 che mostrava le violente immagini dell’attentato alle Torri Gemelle a un pubblico troppo giovane per capirle. Col senno di poi sono in tanti a chiedersi se quella di mandare in onda il video dei grattacieli colpiti dagli aerei fu una scelta giusta per il target collegato davanti agli schermi.
Certo è che quei bambini le avrebbero viste altrove, nei giorni successivi, visto che per giorni non si parlò d’altro e visto che l’11 settembre rimane la data che ha cambiato il mondo per come lo conosciamo, facendoci sentire fragili e inermi davanti alla violenza e alla minaccia di non essere al sicuro neanche nelle nostre case. Sentimenti che, forse, non avrebbero dovuto investire i bambini in quel modo, senza una spiegazione di cosa stesse succedendo da parte del Servizio Pubblico.