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BUONO A SAPERSI 12 GENNAIO 2025

Truffa della chiamata dalla banca: tutto finto e si perdono soldi

Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

Editor e videomaker

Content writer, video editor e fotografa, ho conseguito un master in Digital & Social Media Marketing. Negli anni ho sviluppato competenze nella creazione di contenuti digitali, integrando creatività e abilità tecniche in diversi progetti online e adattando i contenuti alle diverse piattaforme.

Negli ultimi tempi le truffe telefoniche stanno diventando sempre più sofisticate e mettono in difficoltà anche gli utenti più attenti. Tra queste, una delle più insidiose è la truffa della chiamata dalla banca, un raggiro noto anche come vishing (voice phishing). Attraverso tecniche di manipolazione psicologica e strumenti tecnologici avanzati, i truffatori riescono a convincere le vittime a fornire informazioni personali o a compiere operazioni bancarie che portano alla perdita di denaro.

Chiamata sospetta dalla banca: attenzione alla truffa

Il meccanismo di questa truffa è semplice ma estremamente efficace. I truffatori contattano le vittime fingendosi operatori della banca. Utilizzano spesso tecnologie di spoofing, che permettono di camuffare il numero di telefono, facendo apparire sul display della vittima un numero ufficiale dell’istituto bancario. Durante la conversazione, i malintenzionati sostengono di aver rilevato attività sospette sul conto o di dover effettuare verifiche urgenti per prevenire frodi.

Uno dei casi più emblematici è avvenuto di recente a Macerata, dove una donna è stata contattata da un finto operatore bancario che le ha chiesto di trasferire il denaro su un conto “di sicurezza”. La vittima, convinta di proteggere i propri risparmi, ha seguito le istruzioni, perdendo migliaia di euro. Un episodio simile e correlato alla truffa del conto bloccato è stato registrato ad Ancona, dove un uomo è stato indotto a condividere i codici di accesso temporanei, permettendo ai truffatori di svuotare il suo conto in pochi minuti. A Giugliano in Campania, invece, una donna si è finta operatrice bancaria convincendo una vittima a compiere operazioni che hanno portato al furto dei suoi risparmi.

Questi criminali sono particolarmente abili nel creare un senso di urgenza, inducendo le vittime a compiere azioni senza riflettere. Spesso si mostrano cordiali, professionali e ben informati sui dettagli personali della vittima, elementi che rendono il raggiro ancora più credibile.

Come difendersi dal vishing e come riconoscerlo

Difendersi da queste truffe telefoniche richiede consapevolezza e prudenza. La prima regola è ricordare che le banche non richiedono mai informazioni sensibili come PIN, password o codici OTP tramite telefono. Se ricevi una chiamata sospetta, è fondamentale mantenere la calma e non fornire alcun dato personale.

Ecco alcune indicazioni per proteggersi:

  • Verifica il numero chiamante: anche se il numero sembra autentico, è bene non fidarsi completamente. Utilizzando lo spoofing, i truffatori possono far apparire numeri reali.
  • Non condividere informazioni personali: codici di accesso, PIN e dettagli delle carte bancarie non devono mai essere comunicati telefonicamente.
  • Richiama il numero ufficiale della banca: se hai dubbi, termina la chiamata e contatta direttamente la tua banca utilizzando il numero riportato sul retro della tua carta o sul sito ufficiale.
  • Diffida dalle richieste urgenti: i truffatori fanno leva sull’emotività. Una banca autentica non ti metterà mai sotto pressione.
  • Monitora il conto regolarmente: controllare frequentemente i movimenti del proprio conto può aiutare a rilevare attività sospette.

Il fenomeno del vishing colpisce spesso persone anziane, considerate più vulnerabili. Per questo è importante sensibilizzare i propri cari, spiegando loro come riconoscere queste truffe. La tecnologia offre anche strumenti utili, come le app che bloccano le chiamate sospette e i servizi di alert forniti da alcune banche per notificare movimenti in tempo reale.

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