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CURIOSITÀ 19 APRILE 2024

Bambina trova i resti di un mostro marino in spiaggia: la scoperta è da record

In una spiaggia del Somerset sono stati rinvenuti i resti di un mostro marino. A fare la scoperta è stata una bambina, Ruby, insieme al padre Justin Reynolds. I due, originari di Braunton, nel Devon, hanno trovato i fossili di una mascella appartenente a un ittiosauro. Si tratta di un rettile marino che risale all’era preistorica e, secondo le stime, era un animale lungo più di 25 metri.

La scoperta risale al 2020 e ha dato il via ad altre perlustrazioni che hanno permesso di individuare altri pezzi della mascella gigante. Tuttavia il tutto ha avuto inizio quattro anni prima sulla costa di Lilstock, dove Paul de la Salle ha scoperto altri fossili dello stesso esemplare.

La scoperta dei resti del più grande rettile marino conosciuto

Secondo uno studio pubblicato di recente, i resti rinvenuti nel 2016 e nel 2020 appartengono proprio a un mostro marino vissuto più di 200 milioni di anni fa. Secondo gli esperti si tratterebbe di uno degli animali più grandi mai esistiti, temibile quanto il tirannosauro.

La teoria secondo la quale si trattasse di un esemplare lungo oltre 25 metri si basa sullo studio degli fossili ritrovati: uno lungo più di un metro, l’altro due metri. Si tratta di dimensioni che si avvicinano di molto – e potrebbero superare – quelle di alcune balene esistenti al giorno d’oggi. Un esempio eclatante sono le balenottere azzurre che possono arrivare a 30 metri di lunghezza.

“È straordinario pensare che giganteschi ittiosauri delle dimensioni di una balenottera azzurra nuotassero negli oceani all’epoca in cui i dinosauri camminavano sulla terraferma in quello che oggi è il Regno Unito, durante il Triassico”, ha spiegato Dean Lomax, esperto della specie.

Ruby Reynolds, all’epoca della scoperta 11enne, è stata paragonata a Mary Anning, paleontologa britannica del XIX secolo che ha fatto la sua prima scoperta all’età di 12 anni proprio con i resti di un ittiosauro. “Penso che Mary Anning sia stata una paleontologa incredibile ed è fantastico essere paragonata a lei”, ha dichiarato Ruby Reynolds.

“Lavorare con esperti del settore è stata un’esperienza incredibile, illuminante e divertente. Siamo orgogliosi di far parte del team e di essere coautori di un testo scientifico”, ha aggiunto Justin Reynolds.

Cosa sono gli ittiosauri, i veri “mostri marini” del passato

Gli ittiosauri, nome che in greco significa “lucertole pesce”, hanno vissuto nell’era mesozoica. Si trattava dell’evoluzione di rettili terrestri, mai identificati, che sono tornati in mare. Molto presenti nel Triassico superiore e nei primi periodi del Giurassico, si sono estinti con l’arrivo dei Plesiosauria e per ragioni ancora sconosciute.

I primi scheletri completi di questo mostro marino sono stati scoperti nel XIX secolo, successivamente sono stati rinvenuti anche parti di tessuti molli perfettamente conservati. Le varie specie di ittiosauri avevano delle dimensioni che variavano da uno a 16 metri: sono stati individuati oltre 50 generi e non è escluso che in futuro ne vengano scoperti altri. Per certi versi, è un animale simile al drago marino.

L’aspetto ricorda quello dei delfini: i loro arti si sono evoluti in pinne che – a volte – contenevano anche dita e falangi. Alcune specie erano caratterizzate anche da una pinna dorsale. Avevano un muso appuntito e denti conici per catturare meglio anche le prede più piccole.

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