Quando si parla di vulcani spesso si pensa a montagne fumanti con lava che scorre e ceneri che oscurano il cielo. Ma esistono anche vulcani nascosti sotto l’oceano, meno noti ma altrettanto potenti. Uno in particolare sta attirando l’attenzione degli scienziati. Si trova a circa 480 chilometri al largo della costa dell’Oregon e secondo gli esperti potrebbe eruttare entro la fine del 2025.
Si chiama Axial Seamount. È il vulcano più studiato del Nord Pacifico. Negli ultimi trent’anni ha eruttato tre volte e adesso, dicono gli scienziati, sta mostrando gli stessi segnali di attività visti in passato. Il fondale marino si sta sollevando e ogni giorno vengono registrati centinaia di piccoli terremoti.
Un vulcano sotto il mare che fa parlare di sé
Il vulcano si trova in una zona dove due placche tettoniche si stanno allontanando. Quando accade si apre uno spazio che viene riempito dal magma. Questo magma spinge verso l’alto e fa gonfiare il fondale. È uno dei segnali più chiari che qualcosa sta per succedere.
I sensori piazzati sul fondo dell’oceano indicano che il terreno si sta sollevando alla stessa velocità che precedette l’eruzione del 2015. E come allora, si stanno moltiplicando i terremoti. Ogni giorno se ne registrano tra i 200 e i 300. A volte si arriva anche a oltre 1.000 scosse in un solo giorno, specialmente in coincidenza con le maree. Questo significa che la pressione sotterranea è molto alta e in crescita.
Nel 2015 quando il vulcano esplose il fondale crollò di oltre due metri. La lava modificò profondamente il paesaggio sottomarino. Interi ecosistemi vennero travolti. In particolare quello conosciuto come Mushroom, una zona ricca di vita che si sviluppa attorno a sorgenti calde e ricche di minerali. Lì vivono organismi unici, come batteri e vermi tubicoli, che si nutrono grazie all’energia chimica del sottosuolo.
Perché l’Axial Seamount è così importante per la scienza
Axial Seamount non è pericoloso per le persone. È troppo lontano dalla costa e abbastanza profondo da non creare tsunami. Ma è importantissimo per la scienza. A differenza di altri vulcani, ha un comportamento ripetitivo. Questa caratteristica lo rende perfetto per capire come nasce un’eruzione.
Nel 2015 fu possibile prevedere l’esplosione con sette mesi di anticipo. Un risultato rarissimo. Oggi il gruppo di esperti che lo studia sta osservando la situazione con la stessa attenzione. Grazie a sensori e telecamere installati sul fondale, ogni segnale viene registrato in tempo reale. È come avere una finestra sempre aperta su ciò che accade dentro la Terra.
Studiare questo vulcano significa poter migliorare le previsioni anche per altri casi, ben più vicini a noi. Anche se la maggior parte degli oceani resta ancoraa sconosciuta, Axial Seamount è un laboratorio naturale che ci permette di imparare a leggere i segnali della Terra. E forse, un giorno, a prevedere con maggiore precisione le eruzioni dei vulcani più pericolosi del mondo.
La cosa più sorprendente è che, per una volta, la scienza potrebbe arrivare prima dell’evento. I ricercatori continuano a raccogliere dati e affinare i modelli predittivi. L’eruzione non sarà uno spettacolo visibile a occhio nudo, ma sarà una miniera d’oro per chi studia i vulcani e l’evoluzione del nostro pianeta. Se tutto andrà secondo le previsioni, questa potrebbe essere una delle prime eruzioni sottomarine annunciate con precisione in anticipo. Un passo avanti importante per la ricerca e, chissà, per la sicurezza di tutti.