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CURIOSITÀ 09 LUGLIO 2025

Eruzioni e terremoti sono causati dallo scioglimento dei ghiacciai, l'allarme

Marta Ruggiero

Marta Ruggiero

Giornalista pubblicista e videomaker

Giornalista, videomaker, copywriter e content creator. Mi occupo di attualità, economia, politica, intrattenimento, costume e società. In passato ho lavorato in ambito televisivo. Osservo e racconto storie: penna e videocamera sono le mie fedeli compagne di viaggio.

Come dimenticare lo scenario dell’eruzione del 14 gennaio 2024 nella penisola di Reykjanes, in Islanda? Il vulcano vicino a Sundhnukagigar ha regalato uno spettacolo impressionante e preoccupante a circa 4 chilometri a nord-est della città di Grindavik. Questi eventi possono diventare ancora più violenti. Un recente studio ha dimostrato come eruzioni e terremoti possono dipendere dallo scioglimento dei ghiacciai. Il cambiamento climatico colpisce ancora e interferisce anche sull’intensità e la frequenza di determinati fenomeni. Possono avvenire più spesso e in maniera più esplosiva.

Le rivelazioni del nuovo studio su eruzioni e terremoti

Sono centinaia i vulcani sotto i ghiacciai dell’Antartide, della Russia, della Nuova Zelanda e del Nord America. Con il surriscaldamento globale rischiano di essere più potenti. “I ghiacciai tendono a sopprimere il volume delle eruzioni dei vulcani sottostanti – ha spiegato ha dichiarato Pablo Moreno Yaeger, autore principale della ricerca, laureato all’Università del Wisconsin-Madison – Ma con il loro ritiro a causa dei cambiamenti climatici, i nostri risultati suggeriscono che questi vulcani continueranno a eruttare più frequentemente e in modo più esplosivo”.

Non lasciano dubbi alle interpretazioni le parole degli esperti che hanno studiato la correlazione fra eruzioni e terremoti con lo scioglimento dei ghiacciai. D’altra parte, la teoria si basa su un processo abbastanza semplice e intuitivo. Il peso dei ghiacciai esercita una forza verso il basso sulla crosta e sul mantello terrestre, quindi, quando il ghiaccio si ritira, i gas sotterranei e il magma si espandono, causando accumuli di pressione che alimentano eruzioni molto significative.

Dietro a questo processo c’è il cambiamento in atto in Islanda, la nazione che si trova sopra le placche tettoniche divergenti nordamericana ed euroasiatica. Gli eventi che hanno riguardato questa porzione di mondo, nel corso del tempo, sono stati molto più intensi. Ogni volta è stata registrata una velocità dalle 30 alle 50 volte superiore a quella precedente.

Il monitoraggio dei vulcani in Cile

Per stabilire la correlazione fra eruzioni, terremoti e scioglimento dei ghiacciai è stato fondamentale soffermarsi sull’attività vulcanica del Cile meridionale. Nello specifico, è stato osservato il decadimento radioattivo dell’argon rilasciato dai vulcani in eruzione della regione come orologio isotopico. Sono stati analizzati anche i cristalli che hanno iniziato a formarsi all’interno delle rocce magmatiche ed è stato trovato un legame con il surriscaldamento del pianeta. Gli scienziati hanno scoperto che, tra 26.000 e 18.000 anni fa, durante il picco dell’ultima era glaciale, il peso del ghiaccio ha compresso il volume delle eruzioni, provocando l’accumulo di un’enorme riserva di magma sotto la superficie. Quando la calotta glaciale si è sciolta, la pressione all’interno di questa riserva è aumentata e alla fine è stata rilasciata formando il vulcano Mocho-Choshuenco.

Non è solo il Cile in pericolo. Sono 245 i vulcani potenzialmente attivi che si trovano all’interno di un perimetro di cinque chilometri dai ghiacciai. “Il requisito fondamentale per una maggiore esplosività è inizialmente la presenza di una copertura glaciale molto spessa sopra una camera magmatica, e il punto di innesco si verifica quando questi ghiacciai iniziano a ritirarsi, rilasciando pressione – cosa che sta accadendo attualmente in luoghi come l’Antartide”, ha aggiunto Yaeger. Ecco perché l’Antartide, il Nord America, la Nuova Zelanda e la Russia “richiedono una maggiore attenzione scientifica”.

Da tenere sotto controllo sono anche i gas serra di questi vulcani che, secondo gli esperti, molto probabilmente accelereranno il cambiamento climatico. Ecco allora che si viene a creare un “circolo vizioso, in cui lo scioglimento dei ghiacciai innesca eruzioni, e le eruzioni a loro volta potrebbero provocare un ulteriore riscaldamento e scioglimento”. Va da sé che un intervento per invertire la rotta sia di fondamentale importanza.

Eruzioni e terremoti sono causati dallo scioglimento dei ghiacciai, l'allarme
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