Chiara Poggi, tutte le novità sul delitto di Garlasco da Andrea Sempio e il martello alle gemelle Cappa
Tutte le novità sul delitto di Garlasco: Andrea Sempio indagato, l'ipotesi del secondo uomo, il martello nel canale e le gemelle Cappa
Le nuove indagini sul delitto di Garlasco hanno subito una improvvisa accelerazione, con diverse novità emerse nelle ultime ore, a partire dalle perquisizioni a casa di Andrea Sempio, dei suoi genitori e di due suoi amici. E poi le ricerche dell’arma del delitto in un canale a Tromello, a 5 chilometri dalla casa di Chiara Poggi, dalle quali è spuntato un martello. Infine il ruolo delle gemelle Cappa, Paola e Stefania.
- Delitto di Garlasco, blitz a casa di Andrea Sempio
- Omicidio Chiara Poggi, l'incidente probatorio su Sempio
- L'ipotesi del secondo uomo
- Il martello trovato nel canale
- Le gemelle Cappa
- Il messaggio di Paola Cappa
Delitto di Garlasco, blitz a casa di Andrea Sempio
Mercoledì 14 maggio i carabinieri hanno perquisito l’abitazione di Andrea Sempio, 38 anni, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco.
Una perquisizione disposta dalla Procura di Pavia nell’ambito della nuova indagine avviata sul delitto di Garlasco, che vede indagato l’amico del fratello della vittima.
Fonte foto: ANSA
Oltre alla casa di Sempio il blitz ha riguardato anche le abitazioni dei suoi genitori e di due suoi amici, Roberto Freddi e Mattia Capra.
I militari hanno sequestrato telefoni, pc, tablet, diari e appunti, alla ricerca di elementi utili a ricostruire i rapporti tra Sempio, Chiara Poggi e la loro cerchia di familiari e amici e a collocare l’indagato sulla scena del crimine.
E a scoprire eventuali contraddizioni con quanto messo a verbale, all’epoca delle prime indagini e oggi.
Omicidio Chiara Poggi, l’incidente probatorio su Sempio
Venerdì 16 maggio è il giorno dell’incidente probatorio per il confronto del dna di Andrea Sempio col materiale genetico trovato sotto le unghie di Chiara Poggi.
Quello del dna è un elemento al centro delle nuove indagini avviate nelle scorse settimane dalla procura di Pavia.
Una inchiesta nata dalle contro-indagini della difesa di Alberto Stasi, che avevano indicato il profilo genetico di Andrea Sempio come compatibile con il materiale biologico ricavato anni prima dalle unghie della vittima.
Una consulenza della procura ha confermato le conclusioni della difesa, smontando di fatto l’archiviazione della prima indagine su Sempio del 2017.
L’ipotesi del secondo uomo
Oltre al dna sulle unghie ci sarebbero altri elementi, tra cui alcuni reperti ancora conservati e mai analizzati, che potrebbero portare a una ricostruzione del delitto alternativa alla condanna di Alberto Stasi.
L’ipotesi a cui lavorano gli investigatori è che ci fosse un secondo uomo in casa Poggi la mattina dell’omicidio.
Il martello trovato nel canale
Sempre mercoledì gli investigatori hanno svuotato un canale a Tromello, a pochi chilometri da Garlasco, nei pressi di una ex proprietà della nonna delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi.
Dal canale sono emersi diversi oggetti metallici, tra cui un martello, che verrà ora analizzato per capire se possa essere l’arma del delitto, mai ritrovata.
Da verificare se si tratti dello stesso modello del martello che il padre di Chiara Poggi indica dopo il delitto come unico oggetto mancante in casa.
Fonte foto: IPA
Le gemelle Cappa
Le ricerche a Tromello sono scattate sulle base delle dichiarazioni di un testimone relative a un oggetto metallico che sarebbe stato gettato nel canale il giorno del delitto.
L’uomo ha raccontato alle Iene di aver saputo da un’altra persona che quella mattina Stefania Cappa sarebbe andata alla casa della nonna a Tromello e avrebbe gettato degli “oggetti pesanti” nel canale.
L’attendibilità di questo testimone ripescato dalle Iene è tutta da verificare, si tratta di dichiarazioni già fatte 18 anni fa e subito ritrattate.
Il messaggio di Paola Cappa
Oltre al canale di Tromello il nome delle gemelle Cappa è venuto fuori nelle ultime ore anche in relazione a un’altra circostanza.
Dei vecchi messaggi di Paola Cappa, sorella di Stefania, raccolti dalle Iene, in cui si parla del delitto di Garlasco.
In uno in particolare, come riportato dal settimanale Giallo, Paola Cappa parla di Alberto Stasi “incastrato”.
Secondo il Corriere della Sera il riferimento sarebbe alle domande “suggerite” dai carabinieri a Stefania Cappa per un incontro, registrato, tra lei e Stasi durante le indagini.
Gli inquirenti le avrebbero chiesto di porre alcune domande a Stasi nel tentativo di coglierlo in fallo.
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