Per Papa Leone XIV il 18 maggio è una giornata importante, al pontefice sono stati consegnati l’anello del pescatore e il pallio che rappresentano le insegne episcopali “petrine”. Robert Prevost li ha ricevuti durante la messa di inizio pontificato che, tempo fa, veniva chiamata “intronizzazione”. Il rito è carico di simboli e significati che affondano le loro radici in oltre duemila anni di storia della Chiesa. Tre sono i momenti fondamentali della giornata: la consegna del Pallio, quella dell’Anello del Pescatore e l’obbedienza dei cardinali.
Il significato dell’Anello del Pescatore nella tradizione papale
L’anello del pescatore viene consegnato dal Decano e rappresenta il legame con Pietro, cui Gesù disse “Ti farò pescatore di uomini”. È quindi un simbolo che dà avvio alla missione apostolica del Papa.
Nel gioiello consegnato al successore di Papa Francesco vi è infatti raffigurata l’immagine di San Pietro con le chiavi e la rete e viene chiamato “del Pescatore”, come si legge nella spiegazione dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice che ha diffuso la foto, perché “Pietro è l’Apostolo pescatore che, avendo avuto fede nella parola di Gesù, dalla barca ha tratto a terra le reti della pesca miracolosa”.
L’anello deve essere indossato all’anulare della mano destra e ne viene creato uno appositamente per ogni nuovo pontefice. Il nome del Papa è inciso lungo il bordo.
Non tutti gli anelli piscatori raffigurano l’immagine dell’apostolo Pietro intento a gettare le reti in mare, come in quello di Papa Leone XIV.
In alcuni anelli si trovano invece incisioni a bassorilievo di san Pietro che tiene in mano un mazzo di due chiavi: una chiave rappresenta il potere nel regno dei cieli e l’altra rappresenta l’autorità spirituale del papato sulla terra.
Altri gioielli del pescatore recano semplicemente dei simboli cristiani, ma non raffigurano l’immagine del principe degli apostoli. L’anello del pescatore, inoltre, differisce dall’anello vescovile per solennità, per simboli, per funzioni e per essere prerogativa esclusiva del Papa.
I simboli e rituali dell’inizio del pontificato di Leone XIV
Un altro simbolo consegnato a Robert Prevost il 18 maggio è quello del pallio, “fatto di lana bianca, simbolo del vescovo come buon Pastore e, insieme, dell’Agnello crocifisso per la salvezza dell’umanità”, si legge nella spiegazione dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche.
Il Pallio è una stretta fascia posta dal Protodiacono sulle spalle del Papa, un simbolo della sua missione pastorale e della comunione con la Chiesa: la lana ricorda la pecora smarrita che il Buon Pastore riporta sulle spalle all’ovile.
Quello di Papa Leone XIV ha due lembi neri pendenti davanti e dietro, è decorata con sei croci nere di seta ed è guarnita, davanti e dietro, con tre spille che raffigurano i tre chiodi della croce di Cristo.
Infine il rito dell’omaggio dei cardinali sottolinea l’universalità della Chiesa e il legame tra il Papa e i porporati. Un pontefice è davvero Papa anche perché è vescovo di Roma.
Leone XIV lo diventerà ufficialmente domenica 25 maggio alle 17:00 quando prenderà possesso della “Cathedra” romana in San Giovanni in Laterano, “Madre e capo di tutte le chiese della città e del mondo”.
Mentre circolano i presagi sul Papa, Prevost continua a seguire tutte le regole e i rituali imposti dal suo nuovo ruolo senza evitare di mostrare la sua commozione ed emozione. Sia la prima volta che si è affacciato dal balcone di San Pietro che durante la messa di inizio pontificato, dal volto del pontefice sono scese alcune lacrime mentre rivolgeva lo sguardo al cielo.