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CURIOSITÀ 09 MAGGIO 2025

Perché il nuovo Papa si chiama Leone XIV

Matteo Polimeni

Matteo Polimeni

Editor e videomaker

Editor e videomaker con l’anima da storyteller. Mi muovo tra design, arte e architettura, giocando con la comunicazione.

Con l’elezione del cardinale Robert Francis Prevost a nuovo pontefice, il mondo cattolico ha accolto con sorpresa e curiosità Papa Leone XIV. La scelta di questo nome, carico di storia e significati profondi, non è passata inosservata: è un richiamo diretto a figure imponenti della tradizione ecclesiastica, e un indizio prezioso sul tipo di pontificato che potremmo aspettarci. In effetti, scegliere un nome da Papa non è mai un gesto banale: è un messaggio, una dichiarazione d’intenti, una visione condensata in una parola. E se è vero che “nomen omen”, allora il nome Leone racconta molto più di quanto sembri a prima vista.

Cosa significa il nome Leone per un Papa

Nella lunga tradizione del papato, scegliere il nome Leone non è solo un omaggio al passato, ma un modo per evocare forza, autorevolezza e spirito di guida. Il leone, peraltro, è un simbolo potente nella cultura cristiana: rappresenta la regalità, il coraggio e la protezione del gregge. Papa Leone XIV sembra voler raccogliere proprio questa eredità, inserendosi nel solco di pontefici che hanno affrontato periodi turbolenti con fermezza e visione.

Il significato del nome papale va ben oltre l’aneddotica: come spiegano teologi e storici, la scelta del nome può offrire una chiave di lettura sul pontificato che verrà. Non a caso, Papa Francesco ha voluto richiamarsi a San Francesco d’Assisi per mettere al centro il tema della povertà e dell’ambiente. Allo stesso modo, Prevost potrebbe aver voluto indicare una Chiesa che unisce dottrina e impegno sociale, guardando tanto a Leone I, campione della fede in un’epoca di caos, quanto a Leone XIII, promotore del dialogo tra Chiesa e mondo del lavoro. In un momento storico segnato da sfide globali e divisioni interne, il nome Leone potrebbe rappresentare una chiamata all’equilibrio e alla responsabilità, nel segno della continuità e della fermezza pastorale.
Queste caratteristiche vicine anche a Papa Francesco sono un tratto d’unione tra i due pontefici. Non a caso tra i presagi che hanno animato l’ultimo conclave c’è anche quello del gabbiano sopra il comignolo della Sistina. Apparso anche per l’elezione di Jorge Bergoglio. Molti credenti hanno interpretato questo ritorno come un messaggio.

Chi erano gli altri Papi Leone e perché sono ricordati

Nella storia della Chiesa, il nome Leone è stato portato da ben tredici pontefici prima di Leone XIV, ciascuno con un’eredità diversa, ma tutti accomunati da un certo spirito combattivo – spirituale, s’intende. Il primo e forse più celebre è Leone I, detto “Magno”, che regnò nel V secolo. Passato alla storia per aver incontrato Attila alle porte di Roma e averlo persuaso a non saccheggiare la città, è considerato uno dei padri fondatori dell’autorità papale come guida morale e politica. La sua influenza è tale che è uno dei pochi papi a essere stato proclamato “dottore della Chiesa”.

Molto più recente, ma altrettanto influente, è Leone XIII, salito al soglio pontificio nel 1878. È noto come il “Papa sociale” per via dell’enciclica Rerum Novarum, un testo pionieristico che affrontò per la prima volta, in chiave cattolica, temi come il lavoro, i diritti dei lavoratori e il rapporto tra capitale e dignità umana. Questo documento ha gettato le basi per la dottrina sociale della Chiesa ed è ancora oggi considerato un punto di riferimento. Altri papi con lo stesso nome, come Leone II, hanno avuto pontificati più brevi e meno noti, ma il peso storico complessivo del nome è rimasto intatto: è sinonimo di pontificati forti, capaci di lasciare un’impronta.
E mentre il mondo guarda con curiosità e aspettative il Papa eletto Leone XIV, c’è chi – con un pizzico di suggestione – tira in ballo anche la profezia di Malachia, secondo cui il prossimo pontefice sarà l’ultimo della storia. Ovviamente, si tratta di una leggenda mai riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa, ma che puntualmente riemerge a ogni conclave. Intanto, il nuovo papa ha scelto un nome che guarda al passato per ispirare il futuro: tra autorità morale, attenzione sociale e spirito di mediazione, Leone XIV si prepara a scrivere la sua pagina in una storia lunga duemila anni.

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