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BUONO A SAPERSI 14 DICEMBRE 2023

Attenti alla truffa del corriere di Natale: come difendersi

Come ogni anno, il Natale viene accolto con favore da grandi e piccini. Un periodo magico fatto di tempo trascorso in famiglia e di immancabili regali. Proprio la frenetica ricerca di questi ultimi causa in molte persone non poco stress.

Per questa ragione da ormai parecchi anni ci si affida agli e-commerce per i propri regali di Natale. Servizi che danno la certezza di ricevere quanto richiesto in tempo utile e di evitare caotiche corse tra i negozi della propria città, risparmiando tempo e denaro.

Quando si parla di online, però, il rischio è sempre dietro l’angolo. Anzi, dietro a ogni click. Ecco dunque che la magia natalizia e le comodità dell’acquisto da remoto vengono minate da quella che è stata ribattezzata la truffa del corriere.

Come ogni periodo dell’anno dove gli acquisti in rete subiscono una accelerata, gli hacker non perdono occasione per frodare i malcapitati, rei di non prestare sufficiente attenzione a ciò che fanno, magari per incuria o, forse, solo per inesperienza.

Dopotutto non si tratta di una novità: ogni anno i pirati informatici se ne inventano di nuove. Ricordate la truffa del brushing con pacchi non ordinati? Se sì allora avrete già imparato a tenere alta la guardia. In caso contrario, meglio approfondire.

Come funziona la truffa del corriere a Natale

Come ogni truffa di successo, quella del corriere è ingegnosa nella sua semplicità. A peggiorare la situazione è anche l’intelligenza artificiale, che viene sfruttata dai criminali informatici per perfezionare i messaggi che vengono inoltrati, riducendo il divario tra hacker esperti e pirati informatici alle prime armi. A pagare le conseguenze di tutto ciò, nemmeno a dirlo, sono gli utenti.

La società di sicurezza informatica Ermes ha infatti individuato almeno 2.000 nuovi siti web, che son stati creati appositamente per ingannare gli utenti. In che modo? Imitando in tutto e per tutto i marchi dei corrieri: un occhio poco attento può facilmente cadere nella trappola.

La ricerca ha rilevato che per ogni famoso corriere esistono almeno due siti di phishing, naturalmente illegali. Sarebbero addirittura 26 i portali creati clonando Poste Italiane. Si tratta di siti che, sfruttando la similitudine grafica con gli originali, inviano messaggi ai clienti, indicando fantomatici problemi col pagamento. Una volta che l’utente clicca su quei link e inserisce i propri dati personali, tra cui il numero della carta di credito, si espone al concreto rischio di farsi prosciugare il conto corrente.

Come difendersi: attenzione a messaggi e e-mail

Ogni anno la solita storia. Anzi, ogni anno è sempre peggio. Se da un lato è vero che l’esperienza dovrebbe insegnare ai più di prestare la massima attenzione, dall’altro una disattenzione può capitare a tutti, anche se può diventare davvero molto onerosa.

A onor del vero, spesso circolano anche truffe che non hanno come obiettivo quello di mettere le mani sui nostri soldi, ma solo di trarre vantaggio dalle nostre azioni, come da una recensione positiva. È il caso della truffa della lettera a casa che, millantando un buono sconto su un futuro acquisto assolutamente inesistente, chiedeva ai clienti di lasciare attraverso un QR code una buona recensione su un proprio prodotto.

Difendersi da tutto ciò è comunque possibile e non costa molta fatica. Sono gli stessi corrieri che si premurano di informare i propri clienti, attraverso messaggi dove spiegano che nessuno chiederà loro di verificare o di rivedere la spedizione per dei costi aggiuntivi. Dovrebbe bastare questo per farci alzare le antenne di fronte a tale richiesta. Il consiglio è quello di non inserire mai i propri dati bancari o quelli della carta di credito. Inoltre, per quanto le truffe siano sempre più insidiose e difficili da scovare, bisogna cercare di verificare sempre l’attendibilità dei siti di e-commerce, a maggior ragione se non si conoscono.

Truffe online: chi chiamare e come sporgere denuncia

Al di à della doverosa prevenzione, bisogna saper come agire una volta che si è caduti nella trappola. Ammesso ce ne si accorga per tempo, la prima sensazione è quella della frustrazione, solitamente seguita da rabbia e impotenza di fronte a quanto accaduto.

Ma è vero che, una volta che il danno è fatto, questo sia irreparabile? Non è così o, almeno, si deve fare di tutto per limitare le perdite. Chi ha subito una truffa dopo un acquisto online deve premurarsi di bloccare la carta di credito con cui ha eseguito la transazione. Se la truffa è avvenuta a seguito di un pagamento con PayPal, basta contattare il Servizio Clienti, che interverrà bloccando gli acquisti futuri così come quelli in corso. Inoltre, la piattaforma prevede il rimborso totale delle spese effettuate senza autorizzazione.

Una volta subita una truffa è bene denunciare alle forze dell’ordine l’accaduto, fornendo una descrizione il più chiara ed esaustiva possibile dell’accaduto. La Polizia Postale è l’organismo specializzato in reati informatici.

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