Icone della televisione italiana e volti simbolo degli anni d’oro della Rai, Alice ed Ellen Kessler hanno segnato un’epoca fatta di, musica e varietà. Quando arrivarono in Italia nei primi anni Sessanta, portarono con sé un mix di eleganza tedesca, ritmo internazionale e una presenza scenica magnetica che conquistò il pubblico in pochi minuti. Non erano solo “le gemelle che ballavano bene”, ma due artiste formate da una disciplina ferrea.
Il loro successo è stato il risultato di un percorso costruito nel tempo, iniziato quando, a soli sei anni, entrarono nel mondo della danza e proseguito fino all’ingresso all’Opera di Lipsia, dove danzavano già da professioniste nonostante la giovanissima età. Dopo la fuga dalla Germania Est e la carriera nei locali europei, il loro arrivo in Italia coincide con una vera rivoluzione televisiva: un nuovo modo di intendere lo spettacolo, più internazionale, più brillante, più dinamico. Ed è proprio in questo contesto che nasce il loro balletto più famoso: il Dadaumpa.
Qual è il significato dell’esibizione che rese celebre le Kessler
Se c’è un’immagine che ha consegnato le gemelle Kessler alla storia della televisione italiana, è quella del Dadaumpa. Prima di essere una canzone leggerissima e apparentemente nonsense, quel brano fu una dichiarazione d’intenti: portare nella tv italiana un ritmo nuovo, ispirato all’America, all’Europa che cambiava e a un linguaggio fatto di suoni giocosi e movimenti perfettamente sincronizzati. L’esibizione, che divenne la sigla di Studio Uno nel 1961, condotto da Mina, trasformò non solo la carriera delle due sorelle, ma anche l’immaginario del pubblico.
Il Dadaumpa funzionò perché univa tutto ciò che le Kessler rappresentavano: modernità, ironia, freschezza e un pizzico di audacia. Durante il balletto, noto anche per le celebri “lanciate” di gambe eseguite insieme ai Gemelli Black Burns, Alice ed Ellen mostrarono tutta la potenza della loro formazione da ballerine professioniste. La Rai, pur temendo che quelle gambe lunghissime potessero risultare troppo “audaci” per l’epoca, risolse il problema con un paio di calze nere pesanti diventate quasi un simbolo estetico dell’esibizione.
Dietro la sua apparente leggerezza, il Dadaumpa rappresentava anche un ponte culturale: un ballo nato guardando all’America, portato in Italia con una vena parodica e condito da elementi francesi nella versione del 1961. Era un mosaico internazionale, capace di rendere più moderno il linguaggio della tv italiana. Ed è proprio questo mix a renderlo ancora oggi riconoscibilissimo. A distanza di decenni, quel passo di danza resta un’istantanea che racconta un Paese in trasformazione e due artiste che nel loro piccolo hanno contribuito a realizzarlo.
Alice e Ellen, una vita insieme
Oltre ai riflettori, il percorso umano delle gemelle Kessler è stato un viaggio condiviso. Nate nel 1936 a Nerchau, in Germania, vissero ogni tappa fianco a fianco: l’infanzia durante la guerra, gli studi di danza, la fuga dalla Germania Est, i successi nei cabaret europei e poi la consacrazione televisiva. Non si separarono mai, né nella carriera né nelle scelte personali, mantenendo fino all’ultimo una complicità tipica dei gemelli.
Arrivate a esibirsi nei più importanti programmi internazionali — dal Lido di Parigi all’Ed Sullivan Show — hanno portato la loro arte in tutta Europa, diventando ambasciatrici inconsapevoli di una cultura che univa Paesi e linguaggi diversi. Anche quando l’età ha iniziato a rallentare i movimenti, non hanno mai smesso di allenarsi, come rivelato in una delle loro ultime interviste. Il loro legame, forte e indivisibile, le ha accompagnate fino al 17 novembre 2025, giorno in cui hanno scelto insieme di porre fine alla propria vita attraverso il suicidio assistito, una decisione presa con la stessa unità che aveva guidato tutta la loro storia. Le gemelle Kessler restano un simbolo di professionalità, eleganza e coraggio. Un duo capace non solo di intrattenere, ma di connettere culture e generazioni.