La pasta non è un semplice piatto, è un simbolo della cucina italiana, un rito quotidiano che unisce tradizione, semplicità e gusto. Tutti pensiamo di saperla cucinare a regola d’arte, proprio perché fa parte della nostra cultura, ma gli errori sono sempre in agguato.
Un primo che appare semplice, infatti, può nascondere una serie di intoppi che possono compromettere il risultato finale. Dalla cottura alla scelta dei tempi, fino al sale nella pasta e la conservazione, talvolta non cuciniamo né trattiamo la materia prima nel modo corretto.
Per cui, se l’ultimo piatto di pastasciutta era insipido o quegli spaghetti con sugo di pesce avevano una consistenza da minestrina in brodo, forse dobbiamo cambiare qualcosa. Sia per amore delle nostre tradizioni, sia per garantirci un pasto come si deve.
Ma quindi, quali sono gli sbagli più frequenti con la pasta e come evitarli per portare in tavola un piatto davvero impeccabile?
Gli errori comuni nella preparazione della pasta
Uno degli errori più diffusi è non salare in modo adeguato l’acqua di cottura. Il liquido deve essere saporito “come il mare”: se è insipido, la pasta risulterà piatta e poco gustosa, anche con il miglior sugo.
Altro sbaglio frequente è usare una pentola troppo piccola. La pasta ha bisogno di spazio per muoversi durante la cottura, in caso contrario, rischia di attaccarsi e cuocere in modo non omogeneo. E a nessuno piace masticare troppo o troppo poco, giusto?
I tempi di cottura sono un altro punto critico: la pasta troppo cotta è molle e poco piacevole, mentre scolarla troppo presto può lasciarla cruda. Anche i condimenti richiedono cura: mai lasciare il soffritto di aglio troppo a lungo sul fuoco: diventa amaro e rovina l’intero piatto.
Lo stesso vale per il basilico, che non andrebbe mai aggiunto troppo presto: il calore prolungato ne altera l’aroma e può renderlo sgradevole. E ancora, un errore spesso sottovalutato è aggiungere il sugo troppo presto.
Se condiamo la pasta con largo anticipo, assorbirà troppa umidità, perdendo consistenza. Lo stesso vale per la conservazione: riporre in frigorifero la pasta già condita favorisce la cessione di liquidi da parte del sugo, rendendo penne, spaghetti o fusilli troppo molli.
Guida pratica per una pasta da 10 e lode
Per ottenere un piatto delizioso, partiamo dall’acqua: abbondante, ben salata e portata a ebollizione prima di versare la pasta. Non dimentichiamo anche di mescolarla di tanto in tanto, per evitare che si attacchi al fondo e si cuocia invece in modo regolare.
Un altro consiglio è di rispettare sempre i tempi di preparazione indicati sulla confezione, assaggiando negli ultimi minuti. Il modo migliore per centrare la cottura al dente. Per quanto riguarda il sugo, va preparato con calma, rispettando gli ingredienti.
L’aglio va tolto appena dorato, mentre le erbe aromatiche fresche, come il basilico, vanno aggiunte solo a fine cottura o in fase di impiattamento. Il condimento si unisce alla pasta negli ultimi istanti, magari saltandola per un paio di minuti in padella per amalgamare i sapori.
Come si conserva la pasta
Se già sappiamo che non consumeremo tutta la pasta, condiamo solo quella che mangeremo. Al resto aggiungeremo solo un filo di olio per evitare che si attacchi e procederemo allo stoccaggio in un contenitore ermetico, da posizionare in frigo.
Il condimento andrà invece in un vasetto a parte. Al momento di portare in tavola gli avanzi, basterà riscaldare il sugo e unirlo alla pasta, aggiungendo un filo d’acqua o d’olio per ridarle vita. Così anche il giorno dopo, il nostro primo non perderà sapore e carattere.